Pd, l’addio del consigliere di Milano Daniele Nahum: “Basta parlare di genocidio per Gaza”
La guerra in Medio Oriente divide la politica, anche all’interno degli schieramenti e degli stessi partiti. Mentre la bandiera della pace con la scritta “Cessate il fuoco” sventola fuori da Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, il Pd perde un consigliere comunale, Daniele Nahum, importante esponente della Comunità ebraica del capoluogo lombardo (di cui è stato anche vicepresidente). Nahum ha 41 anni, è stato imprenditore poi assistente parlamentare dell’eurodeputato Pierfrancesco Majorino ed è stata una figura significativa tra i democratici milanesi. L’annuncio è arrivato durante la seduta di un consiglio comunale. L’addio, ha spiegato Nahum, è in polemica con alcune frange, soprattutto quelle delle giovanili del Pd, che usano il termine genocidio in riferimento a quanto accade a Gaza, dopo il 7 ottobre. “Annuncio in questa aula che la mia esperienza all’interno del Pd è conclusa – ha detto Nahum -. Hanno pesato diverse ambiguità sulla politica estera e il clima che si è prodotto in vari ambienti della sinistra dopo il 7 ottobre. Si è sdoganata, soprattutto negli ambienti della giovanile del Pd, la parola ‘genocidio‘ in riferimento alla grande crisi umanitaria che sta vivendo la popolazione di Gaza. Un termine, pericoloso, falso e inadeguato usato in quel contesto”. L’uso di questo termine, inappropriato perché secondo l’esponente della comunità ebraica “Israele non ha la volontà di cancellare il popolo palestinese“, ha prodotto “un’ondata di antisemitismo, mascherata da anti-sionismo, che non avevo mai vissuto in 41 anni di vita. C’è la volontà in chi la utilizza di comparare gli ebrei ai nazisti“. Nahum – che era nel Partito democratico dal 2013 – usa parole forti sottolineando come “l’antisemitismo di destra, macchiettistico ed esecrabile di quei quattro gatti che alzano il braccio salutando il Duce, è numericamente inferiore e meno infiltrante di coloro che paragonano sionismo a nazismo“.
Solo pochi giorni fa si era dimesso il presidente dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati, in polemica con l’utilizzo di questo termine da parte dell’Anpi nazionale e nelle manifestazioni Pro Palestina. E risale a poche settimane dopo il 7 ottobre la polemica interna al consiglio comunale di Milano, che aveva approvato dopo spaccature un ordine del giorno presentato dallo stesso Nahum, che chiedeva l’esposizione della bandiera di Israele sulla facciata del Comune. Il vessillo era stato esposto ma accanto a quello della pace per cercare di superare le divisioni della sinistra. Daniele Nahum, che aveva fatto parlare di sé lo scorso anno per avere organizzato a Milano, Gli Stati Generali della Cannabis, annunciando le dimissioni dal Pd garantisce che continuerà a fare politica e a sostenere in aula la giunta di centrosinistra e il sindaco Beppe Sala.
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