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Март
2024

Ristrutturazione terminata, ma la chiesa a Romans d’Isonzo rimane chiusa

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ROMANS. Sono stati tolti tavoloni e ponteggi e anche le fitte impalcature sono state smontate: è terminato in questi giorni il lungo intervento di ristrutturazione interna della chiesa di Santa Maria Annunziata a Romans d’Isonzo. I lavori, però, a quanto è emerso, non sono ancora ultimati definitivamente in quanto sono emerse ulteriori opere. Oltre al rifacimento del soffitto, si rendono altresì necessari alcuni interventi aggiuntivi prima di consentire ai fedeli romanesi di poter finalmente riappropriarsi della loro parrocchiale.

La chiesa chiusa dal 2021

La chiesa è chiusa ormai dal 30 settembre del 2021, quando fu riscontrato un crollo di intonaco finito a terra nella zona della cantoria. Per fortuna il crollo si verificò di notte, senza provocare alcuna conseguenza per le persone. Poco tempo dopo fu fatta fare una termoscansione e vennero eseguiti altri necessari accertamenti da parte del consiglio pastorale di concerto con il parroco, monsignor Michele Centomo, che era giunto a Romans un mese dopo il crollo e che, di fatto, al momento, non ha ancora potuto celebrare la sua prima messa nella sua “nuova” chiesa.

L’intervento massiccio

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Dopo le verifiche e i riscontri del caso, fu deciso di intervenire in maniera massiccia e nell’ottobre scorso i lavori di rifacimento totale del soffitto dell’aula assembleare sono stati affidati alla ditta vicentina di costruzioni “Faggion Antonio” di Belvedere di Tese, in provincia di Vicenza, sotto la guida dell’ingegner Busetto di Pordenone e del capocantiere Pietro Hojda. Lavori che in questi giorni si sono felicemente conclusi.

Lavori durati oltre cinque mesi

I lavori sono durati 153 giorni, per una spesa di 168 mila euro, coperta in parte dalla Regione e in parte dal contributo derivante dall’8x1000 alla chiesa Cattolica. Nel frattempo pare però che si siano manifestate anche alcune criticità nel soffitto e nel cornicione del presbiterio, sopra l’altare, che, detto a grandi linee, necessitano di alcuni interventi di consolidamento. Lavori che alla fine allungheranno di un po’ i tempi della riapertura della chiesa. Delusione, quindi, per quanti a Romans pensavano, e speravano, di poter rientrare nella parrocchiale per celebrare i riti della Pasqua 2024, ormai alle porte.

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La chiesa è del 1699

La prima pietra della chiesa di Romans fu posata nel 1699, come si legge sulla targa marmorea collocata su una parete esterna, quando pievano di Romans era Mario Gibeli de Gibellis, poi diventato pievano di Salcano. La parrocchiale fu eretta dal capomastro Piero Giani di Lonigo. I lavori durarono 17 anni e la chiesa fu consacrata il 29 novembre 1716 da monsignor Giorgio de Marotti, vescovo di Pedene