Medici per i pronto soccorso, in Veneto si candidano in 212
![Medici per i pronto soccorso, in Veneto si candidano in 212](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/mattinopadova/2024/03/11/121920253-49fb05bc-b578-4bfb-9a10-4446a136e5b0.jpg)
foto da Quotidiani locali
Si è chiuso con 212 candidature presentate il primo bando per la predisposizione di elenchi di medici per i pronto soccorso in Veneto, attivato da Azienda Zero.
Lo ha annunciato l'assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, definendola «una risposta inaspettata, che ci incoraggia a continuare il percorso di accompagnamento delle nostre aziende sanitarie verso il progressivo esaurimento degli affidamenti per la fornitura di personale medico a soggetti esterni».
Potevano candidarsi medici specialisti in emergenza-urgenza, specialisti in altre discipline equipollenti e affini o in possesso dell'idoneità all'emergenza sanitaria territoriale (Mest).
Il bando è stato allargato anche a medici in possesso di altre specializzazioni, in formazione specialistica e laureati e non specializzati, da impiegare negli ambulatori per i codici minori, e infine medici in pensione.
Ora una commissione avrà il compito di effettuare le valutazioni comparative, quindi saranno messi a disposizione delle aziende sanitarie gli elenchi con i nominativi dei medici che potranno essere contrattualizzati.
«Azienda Zero - aggiunge Lanzarin - è già stata incaricata di uscire a breve con altri tre avvisi, uno per medici di anestesia e rianimazione, uno per ginecologi e il terzo per medici specialisti in pediatria.
Ma i contratti di lavoro autonomo non solo l'unico strumento per recuperare i 'gettonisti', bisogna rendere più attrattivo il lavoro medico, favorire la partecipazione ai concorsi e le assunzioni.
Abbiamo introdotto qualche prima misura nell'accordo con i sindacati della dirigenza sanitaria sottoscritto lo scorso 29 febbraio, dove ad esempio abbiamo previsto una indennità per i medici che operano nei pronto soccorso pari a circa 8.000 euro annui, e stiamo cercando di definire sia a livello nazionale che regionale ulteriori risorse e strumenti».