L’EDITORIALE – Storia di una stagione “sbagliata”
Si resta attaccati ad un sogno che, guardando all’ennesima partita sbagliata, sembra lontano dall’essere realizzabile. Il Catania pareggia in casa con il Potenza, rischia di perderla ma prova anche a vincerla, nel secondo tempo, imprecando per gli errori clamorosi in zona gol che però non fanno più notizia. Un quadro ormai tristemente noto, cambiano alcune cose ma non la sostanza di un’annata fino a questo momento completamente sbagliata da parte della dirigenza, protagonista di decisioni prive di fondamento.
Oggi, prima di trarre le somme alla stagione 2023/2024, occorre sostenere il lavoro iniziato da Michele Zeoli per tentare di salvare la situazione. Missione quasi impossibile, visti i numeri impietosi del cammino rossazzurro. Eppure, resta una speranza. La stessa che porta i tifosi a sostenere la squadra e fischiare, se necessario, soltanto dopo il triplice fischio finale, proprio come ieri dopo lo 0-0 del Massimino.
Un punticino che paradossalmente non va buttato via, sperando di racimolare i punti necessari per mettersi alle spalle lo spettro playout. Un quadro generale veramente spaventoso, si tratta infatti di una delle stagioni peggiori in assoluto degli etnei in Serie C. Per questo l’avvicinamento alla finale d’andata di Coppa Italia e l’opportunità dei playoff sono un’occasione ghiotta per ricompattarsi.
I componenti della rosa del Catania hanno un’opportunità più unica che rara, quella di capovolgere i giudizi. Possibile che una molla d’orgoglio non sia ancora scattata? Davvero è questo il potenziale massimo dell’attuale organico? Domande che stanno per ricevere risposta con il maturare dei prossimi risultati sul campo. La dirigenza è chiamata ad un autogiudizio, forse anche per questo si attendono importanti innesti sul fronte manageriale per colmare le gravissime lacune riscontrate quest’anno.
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