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Март
2024

La fiaba musicale di Mariam Battistelli. Dall’orfanotrofio ai grandi teatri

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Dall’orfanotrofio di un villaggio in Etiopia ai palcoscenici dei più prestigiosi teatri al mondo, passando per Mantova. È la storia di Mariam Battistelli, soprano, oggi trentacinquenne, che sarà protagonista della rassegna “Aperitivi d’Arte” curata da Oficina Ocm il 18 aprile nella sala delle Capriate alle 19.

L’incontro

Cantare è il mio modo di vivere è il titolo dell’appuntamento che racconta una “fiaba musicale”, diventata realtà, condotto dal giornalista e critico Angelo Foletto e, accompagnata al pianoforte da Salvatore Spanò.

«Sono arrivata a Mantova che avevo otto mesi – racconta Mariam al telefono alla Gazzetta – e sono legatissima alla città. Ho frequentato il conservatorio “Campiani” e mi sono diplomata in canto, ho frequentato l’Accademia di Enzo Dara. La mia carriera è partita da qui. È stato un processo lento di accettazione, è difficile diventare un cantante lirico, ma, in fondo, ho sempre avuto la sensazione che sarebbe stato il mio mestiere. Però poteva restare un sogno. Invece, all’ultimo anno di conservatorio ero certa al cento per cento che non avrei più voluto un piano B per la mia vita».

Mariam Battistelli si era fatta notare soprattutto nel 2017 al 16° Concorso Ottavio Ziino, dove ha vinto sia il Primo Premio che il Premio del Pubblico.

In occasione degli “Aperitivi d’Arte” il soprano eseguirà arie di Donizetti e Puccini, due compositori centrali nello sviluppo della sua carriera, del primo proporrà all’ascolto “Quel guardo il cavaliere” dal Don Pasquale, mentre di Puccini “Valzer di Musetta” da La Bohème e “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi.

«La prima svolta è stato l'incontro, a Mantova, con Placido Domingo, che mi ha portato a Valencia a studiare al Centre de Perfeccionament del Palau de les Arts Reina Sofia – racconta il soprano – la seconda l’approdo all’Opera di Vienna dove sono cresciuta, ho ampliato il repertorio e questo mi ha consentito di arrivare ad esibirmi a Milano alla Scala».

È stata Musetta in “La bohème” di Zeffirelli in scena al tempio della musica meneghino, si è esibita alla Glyndebourne Opera, nel “Requiem”di Mozart con la London Philharmonic Orchestra diretta da Adam Fischer, ha interpretato Norina in “Don Pasquale” a Glyndebourne, “Griselda” di Scarlatti al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e tanto altro. Ora è a Bologna per “Didone e Enea”.

Il ritorno

«E' tantissimo che non torno a Mantova – ha detto – e quindi sono contentissima perché sarà l'occasione per rivedere tanti amici e conoscenti. Tra i miei primi “maestri” ricordo Giordano Fermi che per me sarà sempre il “direttore” del conservatorio. Dal punto di vista musicale ho avuto un piccolo ruolo nel “Rigoletto” di Dara e nel “Matrimonio segreto” al teatro Bibiena».

E tanto c'è ancora da fare. «Il mio sogno è quello di interpretare Aida, ma, dipenderà dallo sviluppo della mia voce – ha concluso la cantante – e poi debuttare come Gilda in Rigoletto. Ho partecipato anche a un film, “The opera” di Davide Livermore, mi è piaciuto molto, non mi chiudo nessuna porta».

La rassegna

L'ingresso agli “Aperitivi d’Arte”, occasioni d’incontro e socialità, che mixano cibo e cultura, mettono al centro la musica, ma allargano lo sguardo alle arti tutte, costa 15 euro l'intero e 12 euro il ridotto per iscritti all’Associazione Amici dell’Ocm. La prevendita è possibile alla biglietteria di Oficina Ocm in piazza Sordello 12 a Mantova, oppure telefonando allo 0376 360476, email boxoffice@oficinaocm.com e anche online sulla piattaforma oficinaocm.vivaticket.it.