Oscar 2024, la protesta pro Gaza rallenta l’arrivo delle star. Mark Ruffalo: “Che c’è di sbagliato a dare una chance alla pace?”
Le proteste per i bombardamenti su Gaza, iniziati dopo l’assalto a Israele del 7 ottobre da parte dei terroristi di Hamas, sono arrivate fino a Los Angeles e alla notte degli Oscar 2024. L’azione dei manifestanti ha intralciato il traffico intorno al Dolby Theater, rallentando l’arrivo delle star sul tappeto rosso e accendendo i riflettori degli Oscar sul conflitto in corso.
La polizia di Los Angeles, che si aspettava le proteste, aveva rafforzato la propria presenza, già molto estesa per il tradizionale appuntamento della consegna delle statuette dell’Academy. Il Dolby Theatre e il tappeto rosso sono stati delimitati per diversi isolati in ogni direzione. Ma i manifestanti, che portavano cartelli e chiedevano il cessate il fuoco, hanno interrotto il traffico in diversi punti. Alcuni arrivi sono stati rallentati anche di un’ora. Alcuni manifestanti hanno gridato “Vergogna!” a chi cercava di raggiungere la cerimonia.
Diversi partecipanti, tra cui Billie Eilish e Finneas, candidati e poi vincitori per la miglior canzone What Was I Made For? da Barbie, hanno indossato spille per Gaza. Anche Ava DuVernay e Ramy Youssef erano tra coloro che indossavano spille. Un appello da parte di alcuni divi agli appelli per la tregua su cui ad altri premi della stagione di Hollywood è stato preferito mantenere il silenzio. Ne ha indossata una Mark Ruffalo, candidato miglior attore non protagonista per Povere Creature!. “Che c’è di sbagliato a dare una chance alla pace?”, ha detto.
L'articolo Oscar 2024, la protesta pro Gaza rallenta l’arrivo delle star. Mark Ruffalo: “Che c’è di sbagliato a dare una chance alla pace?” proviene da Il Fatto Quotidiano.