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Март
2024

A Montalto Dora crolla il tetto della chiesa: disagi sulla statale 26, chiusa una corsia

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MONTALTO DORA. Le piogge incessanti degli ultimi giorni hanno dato il colpo di grazia al già fragile tetto della sacrestia della chiesa di Santa Marta a Montalto Dora. Nella notte tra sabato e domenica il crollo, proprio di fronte alla statale 26, che è stata parzialmente chiusa al traffico per garantire la sicurezza di pedoni e automobilisti. Questa mattina, lunedì 11 marzo, si terrà un tavolo di crisi per ridurre al minimo i disagi di chi quotidianamente percorre la strada di collegamento tra il Canavese e la Valle d’Aosta.

A confermarlo è il sindaco di Montalto Dora Renzo Galletto: «La chiesa sconsacrata di Santa Marta, lungo la statale 26, ha subito un duro colpo con il maltempo di questi giorni. Il tetto era già pericolante ed eravamo già intervenuti per mettere in sicurezza la facciata. L’edificio è di proprietà della parrocchia, che però non aveva i fondi necessari per provvedere. Il Comune, così, si era fatto carico due anni fa di una spesa di circa 24mila euro per l’installazione di una rete di protezione. Ora, però, il tetto della sacrestia della chiesa è imploso su se stesso e sono visibili due crepe importanti sull’angolo dell’edificio, con fessure che vanno dai 10 ai 15 centimetri: già in fragili condizioni, il tetto non ha resistito alla pioggia battente. Il primo crollo è avvenuto intorno alla mezzanotte di sabato, poi un altro nella notte di domenica. Sono stato subito contattato dai residenti della zona, che hanno sentito entrambi i tonfi».

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati dal primo cittadino: «Li ho subito contattati, anche per avere una relazione tecnica della pericolosità dell’edificio. D’accordo con l’Anas, si è deciso di chiudere la carreggiata della statale 26 nel tratto che fronteggia l’edificio: è stato installato un doppio semaforo che regola il senso alternato. È rimasta in piedi mezza copertura di Santa Marta ed è pericolante, soprattutto all’angolo con la via principale, per cui era di fondamentale importanza mettere in sicurezza il tratto di strada prospiciente per evitare incidenti lungo l’unica statale internazionale per la Valle d’Aosta».

Per limitare al massimo i disagi, il sindaco ha pensato a tutto: «Sono sveglio da più di 48 ore, ma per questa mattina ho convocato un tavolo di crisi con le parti interessate: il parroco don Nicola Alfonsi, l’Anas, la Soprintendenza, Regione Piemonte e anche i vigili del fuoco. Dopo l’ordinanza sulla viabilità, bisogna valutare il da farsi nel minor tempo possibile, perché la statale può restare chiusa o parzialmente ferma al traffico qualche giorno, ma non oltre dato che è abitualmente usata da chi va a lavoro, a scuola o prende i mezzi pubblici, quindi servono interventi urgenti sull’edificio. Si demolisce la parte pericolante? Si rischia un crollo totale? Chi pagherà l’intervento? Sono tutti interrogativi a cui serve trovare una risposta nel minor tempo possibile. Come nel caso della rete protettiva, che ha rassicurato i cittadini e mitigato la pericolosità dell’edificio, il Comune potrebbe rendersi disponibile ad anticipare gli interventi».