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Март
2024

Sversamento nell’Ospo: l’emergenza è rientrata mentre si cerca la causa

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Sversamento nell’Ospo: l’emergenza è rientrata 


mentre si cerca la causa

foto da Quotidiani locali

MUGGIA Lo sversamento di gasolio nel Rio Ospo si è fermato. Cessato allarme a Muggia, da sabato pomeriggio, dopo la grande preoccupazione che aveva destato il fenomeno denunciato nella mattinata di venerdì da un cittadino, localizzato sotto il raccordo Rabuiese-Lacotisce.

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È stato il sindaco Paolo Polidori a darne notizia: «Lo sversamento si è interrotto e le barriere assorbenti hanno raccolto tutto ciò che navigava sulla superficie del Rio Ospo», ha spiegato per l’appunto nel pomeriggio il primo cittadino: «Questo sta a significare che non c’è alcuna conduttura rotta lungo il sistema di raccolta delle acque meteoriche. Tiriamo dunque un sospiro di sollievo, anche se adesso c’è da capire, con apposite indagini, quale possa essere stata la causa dello sversamento. Esiste purtroppo anche l’ipotesi – ammette lo stesso Polidori – che sia stato qualcuno a liberare il gasolio nel letto dell’Ospo. Da quanto abbiamo potuto capire, riteniamo che l’origine del danno sia da ricercare in una zona abbastanza vicina a quella nella quale il fenomeno si è manifestato. Nei prossimi giorni vedremo di saperne di più».

Il sindaco, non appena saputo del problema, aveva subito allertato la Polizia locale, recandosi sul posto per un sopralluogo e coinvolgendo anche la Protezione civile, perché c’era il rischio che il gasolio potesse arrivare alla foce e finire quindi nel mare.

Ingaggiata l’impresa Crismani, specializzata in questo tipo di interventi, si era rapidamente provveduto a collocare sulla superficie del corso d’acqua una serie di pannelli assorbenti, in grado di fungere da spugna. L’operazione aveva interessato il corso d’acqua per 220 metri. In tempi recenti, purtroppo, il Rio Ospo è stato più volte teatro, suo malgrado, di sversamenti di vario tipo.

È di qualche mese fa il caso della schiuma biancastra presente sulla superficie di uno dei corsi d’acqua secondari che affluiscono proprio nell’Ospo. In quell’occasione si era ipotizzato che potesse trattarsi di una conseguenza dei lavori in corso nel versante sloveno della Val Rosandra per il raddoppio della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia