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Март
2024

La Triestina calcio rimonta il Legnago con la doppietta di Lescano: 2-2 

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FONTANAFREDDA Il Tognon torna quasi a sorridere all’Unione o almeno ne frena l’emorragia. Il Legnago avanti di due reti non fa nemmeno fatica ma viene raggiunto nel finale da una doppietta di Lescano.

Il pallottoliere delle sconfitte si ferma a quota cinque.

Per Bordin arriva il primo punto. Una squadra quasi fantasma per oltre un’ora reagisce nel finale e interrompe il trend negativo. Bordin resta preso di mira al Tognon, assieme ai giocatori, da quei pochi rimasti dei quasi 1.500 che un tempo si trasferivano a Fontanafredda.

Alla fine gli applausi più sentiti vanno a Daniele Rocco, l’uomo del miracolo di Dro, ora bomber del Legnago. La reazione alabardata viene apprezzata solo in parte. Ma potrebbe essere un buon segnale.

LE SCELTE Bordin si affida in avvio all’assetto più solido già sperimentato nella trasferta di Vicenza con Malomo a sinistra, Struna e Moretti. Anzi fa di più perché davanti decide di sfruttare la mobilità di una mezza punta come El Azrak affiancata a Lescano.

Nella linea mediana rispunta Fofana (al posto di Celeghin) al centro con Correia mezz’ala sinistra e Vallochia a completare il terzetto. Sulle fasce confermati Pavlev e Anzolin. Il Legnago risponde a specchio e risponde in attacco con l’ispirato ex Daniele Rocco (11 gol), Baradji e Giani.

L’INIZIATIVA Gli alabardati si propongono in avanti fin dalle prime battute. Non è un forcing ma una supremazia territoriale con Vallocchia molto attivo a destra a cercare la conclusione. Su una di queste Fortin si salva con qualche difficoltà (7’). Buona iniziativa al 20’ di El Azrak che scaglia un destro dai 20 metri deviato in corner.

LA DOCCIA Come se non bastasse la pioggia arriva l’ennesima doccia fredda. Struna si fa male e l panchina ritarda il cambio così Baradaij fa un po’ quel che gli pare a sinistra, mette dentro un pallone sul quale si avventa Giani che infila Matosevic.

Entra Rizzo per Struna. Triestina al 25’ ancora una volta sotto e lo sparuto pubblico arrivato al Tognon comincia a rumoreggiare.

L’Unione risponde subito con Lescano: ottima la girata ma il tap-in di Correja sulla respinta di Fortin è da dimenticare. Il Legnago non resta a guardare e in contropiede Rocco si mangia un gol da solo davnti a Matosevic (intervento di Malomo). L’Unione abbozza una reazione nel finale di frazione ma senza pungere (El Azrak male di testa da buona posizione).

LA RIPRESA Bordin fa uscire Fofana per dare slancio in avanti con Redan. El Azrak va a fare il trequartista. Il quadro complessivo non cambia. L’Unione arranca ipnotizzata dai palleggi dei legnaghesi. Punizione dal limite per fallo di Vallocchia e Martic piazza il pallone nell’angolino (10’). Una rete che mette in ghiaccio la partita come in ghiaccio (anzi ibernato) è il sostegno del pubblico al quale non resta che il sarcasmo verso i giocatori e l’ironia tagliente nei confronti di Bordin.

LA REAZIONE Ci si aspetterebbe un minimo di reazione e invece la Triestina è statica, senza forza, senza lucidità (entrano anche Gunduz per El Azrak, Celeghin per Correia e Vertainen al posto di Pavlev) con il Legnago che amministra la gara senza faticare e dando l’impressione di poter ancora affondare una Triestina all’angolo.

Ma il calcio è strano e unico perché basta una scintilla per cambiare tutti. Con un assetto super offensivo l’Unione trova al 34’ la rete con il suo bomber Lescano che raccoglie un traversone di Redan.

Passano 5’ e arriva un rigore per fallo di mano. Lescano va sul dischetto e pareggia. Il finale degli alabardati è finalmente vivo, e Fortin ci mette una pezza per salvare il pari. Di questi tempi per l’Unione c’è da accontentarsi.