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Март
2024

«Basta manganelli: Piantedosi lasci» La protesta in piazza a Trieste

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TRIESTE L’onda delle proteste dopo la manifestazione di Pisa sfociata negli scontri con le forze dell’ordine raggiunge anche Trieste. Un centinaio di persone, di cui la stragrande maggioranza giovani, si sono ritrovate nel tardo pomeriggio di ieri davanti alla Prefettura per chiedere le «dimissioni immediate del ministro dell’Interno Piantedosi» e «l’utilizzo di codici identificativi da parte della Polizia», al coro di «basta manganelli sugli studenti». Ma anche per ribadire il sostegno alla causa palestinese «per un immediato cessate il fuoco a Gaza» e additare «il governo italiano sionista complice del genocidio».

«Quanto successo a Pisa non è un fulmine a ciel sereno, ma è in continuità con il clima repressivo che subisce da mesi il movimento per la Palestina», sono le parole del collettivo universitario “Link”, fra gli organizzatori del presidio. Da qui la richiesta del «numero identificativo, una misura che da anni è adottata in Europa».

Al grido di protesta si è unito anche Riccardo Laterza, leader di Adesso Trieste e capogruppo in Consiglio comunale: «Le voci dei giovani di Pisa hanno squarciato il velo di ipocrisia del dibattito pubblico – ha affermato – perché non si vuole dire davvero ciò che sta accadendo in Palestina». «Il movimento pacifista deve riprendere forza – ha quindi concluso – soprattutto in un momento delicato come questo».

Un appello al quale – dall’Unione degli studenti Fvg a “Salaam ragazzi dell’olivo”, da “Fridays for future Gorizia” a “Extinction rebellion Trieste” – hanno aderito numerose realtà.