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Март
2024

Cartiera di Mantova: nuovo cda e un manager delle crisi per Pro-Gest

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Un “manager della crisi“ per il processo di ristrutturazione di Pro-Gest, proprietario della cartiera di Mantova e dello scatolificio di Castelbelforte, che passerà anche dalla dismissione di asset non strategici. A darne notizia è lo stesso gruppo cartario trevigiano nel comunicare un cambio ai vertici con la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione che vede il fondatore Bruno Zago lasciare gli incarichi operativi per il ruolo di presidente onorario e i figli Francesco e Valentina rimanere nel board in rappresentanza della famiglia accanto a quattro consiglieri indipendenti. Intanto la cartiera di Mantova è ferma dal 22 dicembre scorso con le settimane di cassa integrazione ordinaria per i 68 lavoratori ormai agli sgoccioli.

Il nuovo Cda

Con una nota stampa Pro-Gest spa annuncia di «avere definito una nuova struttura del consiglio di amministrazione, che prevede l’inclusione di consiglieri indipendenti e la permanenza della famiglia Zago». Si tratta di Sergio Iasi, consigliere indipendente, Massimo Lucchini, consigliere indipendente, Domenico Livio Trombone, consigliere indipendente, Francesco Zago, consigliere e Valentina Zago, consigliere. Domenico Livio Trombone sarà il nuovo presidente. Riunitosi giovedì 29 febbraio, il nuovo cda ha confermato Francesco Zago nel ruolo di amministratore delegato, con responsabilità della gestione del business.

Un manager delle crisi

Inoltre, il Consiglio ha nominato Sergio Iasi come Chief Restructuring Officer (Cro) ovvero “manager della crisi” affidandogli «la responsabilità della gestione straordinaria del business, volta a supportare il piano di rilancio della società. In qualità di Cro, Iasi «avrà infatti - prosegue la nota - poteri operativi per gestire la nuova stagione della società e le sue attività, a partire dalla revisione dei piani industriali e finanziari, la gestione delle prossime scadenze finanziarie della società e delle sue controllate, nonché l’adozione di eventuali altre iniziative necessarie a seguito di un’attenta valutazione della struttura patrimoniale attuale del gruppo e delle operazioni recenti». Sergio Iasi ha accettato la nomina e dal gruppo fanno sapere che «ha già iniziato a lavorare con la direzione della società e la famiglia Zago sui prossimi passi e le attività correlate», che «ha un’esperienza di successo nei processi di rilancio aziendale» e che «la sua nomina segna un passo significativo nel rilancio finanziario e operativo della società». Infine insieme al fratello Francesco Valentina Zago siederà nel rinnovato consiglio di amministrazione come rappresentante degli azionisti, mentre il fondatore, Bruno Zago, ricoprirà il ruolo di presidente onorario del gruppo. La nuova governance «conferma ulteriormente - conclude la nota - l'impegno totale della famiglia Zago in questa nuova fase della storia della società, a supporto delle nuove professionalità che ne costituiranno il nuovo management team, al quale è affidato il delicato processo di riposizionamento del gruppo». Riposizionamento che dovrà passare attraverso un nuovo piano industriale «basato su una struttura finanziaria sostenibile nel lungo termine grazie a un’efficace strategia di deleverage (ovvero riduzione dell’indebitamento ndr.) e alla dismissione di asset non strategici».

La cartiera di Mantova

Camini spenti dal 22 dicembre scorso, lo stop alla fabbrica sospesa di Nervi intanto prosegue con i 68 lavoratori in cassa integrazione ordinaria e il timore di cosa accadrà quando a breve scadranno le settimane di ammortizzatore sociale disponibili. «Ci auguriamo che il nuovo consiglio di amministrazione lavori bene e in fretta perché noi di tempo a disposizione non ne abbiamo praticamente più» commentano le Rsu. Insomma «restiamo in attesa di conoscere nei particolari il nuovo piano industriale e per questo a livello nazionale si richiederà un incontro alla società - dichiara la segretaria della Slc Cgil Alessandra Grossi - come si sa la Cartiera di Mantova è ormai ferma da mesi e stiamo andando avanti con proroghe di cassa integrazione da novembre 2023 a oggi. Stiamo per arrivare al punto in cui termineranno anche gli ammortizzatori sociali. Continuiamo ad auspicare la ripresa della produzione anche se sappiamo che in generale per il settore è anche una fase complicata».