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Март
2024

Ci risiamo: piove nel PalaRavizza di Pavia, salta la gara nazionale di ginnastica

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PAVIA. «I lavori di impermeabilizzazione sulla copertura del PalaRavizza sono terminati», annunciava l'8 novembre 2020 l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Bobbio Pallavicini. Ma a distanza di poco più di tre anni da quell'intervento - costato 500mila euro e in teoria risolutivo dei problemi che avevano afflitto a lungo l'impianto, e le squadre e società che lì giocano e si allenano - sembra di essere punto e a capo: da giovedì entra di nuovo acqua dal soffitto del palazzetto, con la conseguenza che la Ginnastica Pavese è stata costretta ad annullare la seconda prova del campionato individuale femminile di ginnastica artistica Silver Lb-Lb3, inserita nel calendario delle gare nazionali.

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Salta la gara di ginnastica

Un evento sportivo che era in programma oggi, sabato 2 marzo (dalle 11.30 alle 21) e domenica 3 (7.30-21) e che avrebbe richiamato sul parquet di via Treves circa 400 atlete da società del nord Italia, oltre a un notevole numero di spettatori sugli spalti. Non basta: la Riso Scotti, che si allena al PalaRavizza (oltre a giocarci) è stata costretta a emigrare giovedì a Casale e ieri a Voghera. Disagio, sia pure più contenuto, anche per la Sanmaurense (utilizza anch'essa il palazzetto) che giovedì ha fatto in tempo a svolgere l'allenamento mattutino prima della dichiarazione di temporanea inagibilità, e ieri si è spostata al PalaChiappero.

«Ci sono infiltrazioni in tutti gli immobili del Comune e in mezza Pavia, dopo la pioggia di questi giorni, ma si sta lavorando per riaprire», sbotta infastidito il vicesindaco Bobbio Pallavicini, il quale assicura che già stamattina tutto sarà messo a posto.

Troppo tardi, in ogni caso, per evitare l’annullamento della gara di ginnastica. «Purtroppo il palazzetto è inagibile, siamo stati informati dal Comune in mattinata – dice il presidente della Ginnastica Pavese, Franco Rosa – gli uffici si sono dati da fare, e noi abbiamo fatto lo stesso per trovare una struttura alternativa, ma eravamo troppo a ridosso dell'evento e impianti adeguati non ce n’erano. Quindi visto l’alto numero di partecipanti e l’incertezza sulla possibilità di risolvere la questione nel giro di poche ore, in accordo con la federazione abbiamo deciso per il rinvio. Sarebbe stata una bella festa dello sport, al di là dell’aspetto competitivo. Peccato, ma troveremo un’altra data per la gara».

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L’affondo di Centinaio

Come detto, i problemi di agibilità del PalaRavizza hanno toccato anche due società di basket, Riso Scotti e Sanmaurense. «Sono passati appena tre anni da quando sono stati fatti i lavori al tetto del palazzetto e da allora non mi pare che ci siamo stati periodi di diluvio universali, anzi al contrario abbiamo avuto siccità – ragiona il senatore Gianmarco Centinaio, in questo caso nella veste di presidente della Riso Scotti – dopo tre anni siamo ancora qui con gli stessi problemi, per tre giorni di pioggia. Spero che il Comune, gli assessori e i tecnici ci mettano nella condizione di fare una stagione normale, tranquilla, senza il rischio di chiudere le tribune o il campo e senza la necessità per la squadra di andare ad allenarsi altrove. Sono preoccupato. Dico ancora: invece del nuovo, piccolo palazzetto previsto lì accanto, che mettano a posto il PalaRavizza. Da domenica inizia una fase del campionato nella quale giocheremo per la promozione, e se non saprò dove fare allenare i miei giocatori li manderò a casa dei dirigenti del Comune di Pavia».

Alla Sanmaurense ricordano bene la sconfitta 20-0 a tavolino subita tre anni fa proprio per l’inagibilità del PalaRavizza, causa infiltrazioni. Il vicepresidente Flavio Suardi, però, non alimenta polemiche: «Per noi il disagio è stato limitato perché saltiamo solo un allenamento al PalaRavizza (ieri per chi legge, ndr) e comunque il nostro campionato è fermo per la pausa tra prima e seconda fase. L’auspicio è che da lunedì le cose si sistemino».

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Tetto rifatto tre anni fa, continua l’agonia degli impianti sportivi a Pavia

Non c’è pace per gli impianti sportivi cittadini. Prima c’è stato il caso della piscina comunale di via Folperti, chiusa dalla scorsa estate con la conseguenza di lasciare migliaia di utenti - tra semplici amatori, e allievi o tesserati di società - la possibilità di praticare lì l’attività natatoria. La chiusura dell’unica struttura pubblica al coperto fa il paio con quella, ormai da anni, della piscina comunale all’aperto di viale Resistenza. Un impianto che benché bisognoso di interventi aveva molti frequentatori nel periodo estivo. Da tempo in stato di completo degrado, il Comune dopo averla acquistata nel 2011 dal Coni per 300mila euro sta cercando di venderla, finora senza risultato. E ora si riapre il caso del PalaRavizza, afflitto negli anni passati dal problema delle infiltrazioni (nel 2019 alcune gare di basket erano state annullate).

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Eppure alla fine del 2020 l’amministrazione comunale, con i fondi del Bando periferie acquisiti dalla precedente giunta, aveva assegnato alla Prog. Edil di Milano i lavori di impermeabilizzazione del tetto con una spesa di 500mila euro. Un intervento che in teoria avrebbe dovuto eliminare una volta per tutte i problemi di infiltrazioni. Ma a quanto pare non è stato così. Nel frattempo la giunta ha impegnato circa 6 milioni per la realizzazione, entro il 2025, del minipalazzetto-palestra polivalente accanto al PalaRavizza.