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Март
2024

Con Geografie sulle nuove rotte del vivere senza bussola

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Nel 2023 il protagonista dell’inaugurazione era stato Paolo Crepet. Quest'anno, sesta edizione di Monfalcone Geografie, a inaugurare la kermesse tocca a un altro celebre psichiatra, che già aveva parte del suo cartellone 2022: Vittorino Andreoli, mercoledì 20 marzo alle 18, in piazza della Repubblica, presenterà il suo ultimo saggio, da poco uscito per Solferino: “La dittatura del denaro” (pagg. 224, euro 16,50).

Nella stessa giornata, alle 21, al teatro Comunale Marlena Bonezzi, sarà poi la volta del giornalista sportivo Marino Bartoletti invitato a raccontare il suo “La partita degli dei” (Gallucci, pagg. 384, euro 19), sfida immaginaria tra grandi che hanno militato in serie A come Maradona, Vialli, Valentino Mazzola, e stranieri come Pelé, Cruijff e George Best.

Ma saranno un centinaio gli ospiti del festival impegnati fino a domenica 24 marzo nei cinque giorni del suo svolgimento. E sarà un altro nome noto a chiuderlo: la scrittrice triestina Susanna Tamaro che alle 18, sempre in piazza della Repubblica, sede privilegiata della manifestazione con i suoi spazi Sud e Nord, è invitata a svelare perché “Il vento soffia dove vuole”, il suo nuovo romanzo.

Alle 20.30, al Comunale, toccherà poi alla presentazione del volume curato da Massimo De Grassi “Pier Paolo Pasolini e l’Adriatico”, cui seguirà l’omonima lettura scenica con il teatro Incerto e l’accompagnamento musicale di Simone D’Eusanio.

Ma a Monfalcone Geografie di personaggi popolari ce ne sono davvero parecchi. Qualche esempio? I thrilleristi Ilaria Tuti con “Madre d’ossa” (sabato 23 alle 17) e Donato Carrisi con “L’educazione delle farfalle” (domenica 24 alle 16.30). E l’elenco può continuare a lungo.

Ecco che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, illustrerà il suo “Fa’ presto va piano” (giovedì 21 alle 21, non in piazza, ma in teatro), mentre Giacomo Poretti, quello, per intenderci, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, sarà venerdì 22, sempre alle 21, per parlare di “Un allegro sconcerto”.

Al “Marlena Bonezzi”, sabato 23, ancora alle 21, Fausto Biloslavo svilupperà poi il tema “Geografie dei conflitti”, ma la giornata comincerà già alle 10 in piazza della Repubblica con Paolo Ferri che tratterà “Le sfide di Marte” dialogando con il vicedirettore del gruppo Nem Fabrizio Brancoli. E, nota curiosa, nella stessa giornata, nello stesso posto, alle 11.30 il sindaco Anna Maria Cisint presenterà il suo primo libro, “Tutto si lega”. È stata proprio lei, ieri, nella Casa delle Geografie (il palazzo dell’ex pretura) ad annunciare il programma dell’iniziativa assieme al locale assessore alla Cultura Luca Fasan, al presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti e a Gian Mario Villalta che di Pordenonelegge è il direttore artistico e di Monfalcone Geografie è uno dei curatori.

Domenica, alle 10, ci sarà inoltre Magdi Cristiano Allam con “Un miracolo per l’Italia”, alle 11.30 il ritorno, a un anno di distanza, di Daniele Capezzone con “E basta con ‘sto fascismo” e, alle 15, Tommaso Cerno con “Come cambia la politica, come cambiano i conflitti” in una conversazione con Paolo Mosanghini, altro vicedirettore di Nem.

Qualche indicazione ulteriore: venerdì 22, alle 17.30, Carlo Vanoni presenterà “Io sono il cambiamento. Storia di Arte”, alle 18.30 Giorgio Cella “Storia e geopolitica della crisi ucraina”. Ancora, il giorno successivo, alle 15.30, Beatrice Salvioni con “La malnata” e, alle 18.30, Polo Milone con “Astenersi principianti”.

Trattandosi di un festival letterario, le presentazioni di libri occupano quindi un ruolo dominante. Allo stessa maniera, le geografie che danno il titolo all’iniziativa vengono declinate in mille e più maniere, non tralasciando quelli che Villalta aveva definito lo scorso anno “personaggi pop”. Del resto, si fa fatica, oggi, a trovare un festival che non abbia qualche connotazione generalista. Tra i tanti appuntamenti, il giornalista Fabrizio Gatti, venerdì 22, alle 11.30, racconterà “Nato sul confine”. L’incontro rientra nella sezione GeoRagazzi che, come in passato, occupa uno spazio importante nel calendario, coinvolgendo gli studenti delle scuole del territorio. Squadra che vince non si cambia.