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Февраль
2024

Sacile, la Finanza trova 3,8 chili di droga: arrestato un agente di commercio

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SACILE. Un agente di commercio nel settore edile, incensurato, è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Pordenone per detenzione di droga ai fini di spaccio. Si trova ora ai domiciliari con braccialetto elettronico.

C’erano 3,8 chili fra hashish e marijuana in mezzo alle bottiglie di vino, nella cantina di una casa in ristrutturazione a Sacile, dalla quale la Guardia di finanza di Pordenone lo aveva visto entrare e uscire poco prima.

Le Fiamme gialle, agli ordini del comandante provinciale Davide Cardia, hanno monitorato il fabbricato. Erano stati segnalati movimenti anomali nei dintorni dell’edificio disabitato, peraltro di proprietà degli ignari genitori dell’indagato.

Insospettiti dall’andirivieni, peraltro di proprietà dei genitori ignari, i militari della Guardia di finanza hanno fermato l’auto dell’agente di commercio.

In suo possesso le Fiamme gialle di Pordenone hanno rinvenuto 18 involucri di circa 1-2 grammi di cocaina, per complessivi settanta grammi e banconote di vario taglio, per un valore di 1.100 euro.

È stata perquisita anche la sua automobile. In una borsa da lavoro sono stati rinvenuti due sacchetti termosaldati e sottovuoto con circa 60 grammi di marijuana. I finanzieri hanno quindi proceduto alla perquisizione del fabbricato in ristrutturazione.

In cantina e in garage sono stati sequestrati sostanze da taglio, due bilancini, numerose buste termosaldate che contenevano complessivamente 1.966 grammi di marijuana e 1.844 grammi di hashish. Dopodiché le Fiamme gialle si sono spostate nell’abitazione di residenza del giovane, a Sacile.

Nelle tasche di un giubbotto hanno trovato 5 mazzette di banconote di vario taglio, del valore di mille euro ciascuna. I soldi, ritenuti provento dello smercio della droga, sono stati sequestrati.

Su disposizione del pm Federica Urban l’agente di commercio, Luca Cordazzo, residente a Sacile, è stato arrestato in flagranza per detenzione di stupefacenti con finalità di spaccio e tradotto nella casa circondariale di Pordenone.

Assistito dall’avvocato Piero Cucchisi, l’indagato ha ammesso l’addebito. Il gip Milena Granata ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere.

Successivamente la difesa ha depositato quindi istanza di riesame al tribunale di Trieste. Il collegio di giudici ha disposto un affievolimento della misura cautelare, scarcerando l’indagato applicando gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ritenuti sufficienti a scongiurare il rischio di reiterazione di reato. L’indagato ha un lavoro ed è radicato nel territorio.