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Февраль
2024

La diocesi di Mantova si prepara al Giubileo: progetti per otto milioni

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“Mantua 2030. Uno sguardo dall’alto su Mantova, per nuovi percorsi di vita in città” è il titolo del progetto di recupero, valorizzazione e inclusività del patrimonio ecclesiastico diocesano in cui saranno investiti otto milioni di euro. Cofinanziati da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Cei 8x1000 e ministero della Cultura, i percorsi tra arte, fede e cultura guardano al Giubileo universale della speranza, indetto da papa Francesco per il 2025: un’occasione in cui Mantova si candida ad essere una delle tappe principali dei pellegrini, e non solo, diretti a Roma, grazie alla reliquia del preziosissimo sangue di Cristo conservata nella basilica di Sant'Andrea.

Interventi da 8 milioni

Il recupero, la valorizzazione e l’inclusività del patrimonio ecclesiastico diocesano sono stati i temi trattati il 29 febbraio durante la presentazione del progetto. Gli interventi riguardano la cattedrale di San Pietro, la con-cattedrale di Sant’Andrea, il tempio della musica sacra che è la basilica palatina di Santa Barbara, il Museo Diocesano Francesco Gonzaga , la biblioteca del seminario e gli scavi archeologici in via Rubens. «Vogliamo sognare insieme la città di domani – ha scandito in apertura il vescovo monsignor Marco Busca – creare un’alleanza con tutto il territorio».

La cupola di Sant’Andrea

Grazie al partenariato con il Politecnico di Milano Polo territoriale di Mantova e la Sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, rappresentate rispettivamente dal neo pro rettore Davide Del Curto e dal sovrintendente Gabriele Barucca, sono stati progettati interventi diversi tra cui la possibilità di accedere alla cupola di Sant’Andrea e poter vedere la città dall’altro.

Un perno in tutto il processo di messa in rete del patrimonio, Sant’Andrea, destinata a divenire hub e punto di accoglienza per i pellegrini, per il turismo lento dei cammini delle vie Carolingia e Matildica, e di un sistema urbano «che va a realizzare una sorta di museo diffuso, a incrociare altri fili oltre a quelli che legano il principale asse della città, il Percorso del Principe, da palazzo Ducale a palazzo Te» come hanno spiegato Luigi Fragonese e Massimo Ferrari del Politecnico.

Sacri Vasi meta dei pellegrini

In apertura si sono susseguiti gli interventi istituzionali. La consigliera regionale Paola Bulbarelli ha illustrato l’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione dei Sacri Vasi, seguita da un saluto del presidente della Provincia Carlo Bottani e da quello del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, che ha sottolineato come il «turismo a Mantova, di matrice laica o religiosa che sia, è capace di parlare al mondo, ed è costantemente in crescita dopo il Covid, del 18/20% all'anno».

L’auspicio che, grazie a tutti i progetti che si stanno mettendo in campo, i giovani possano trovare Mantova di interesse per il loro futuro, è arrivato poi da Marzia Monelli Bianchi, consigliera della Commissione centrale di beneficenza di Fondazione Cariplo.

Visori in Santa Barbara

Di un necessario cambio del punto di vista ha parlato poi don Stefano Savoia, rettore della Basilica di Sant’Andrea e direttore dell’Ufficio beni culturali ed edilizia di culto. «Avevamo dei sogni e ora si stanno trasformando in progetti – ha scandito – Tra questi ci sarà la possibilità di compiere visite immersive con dei visori in Santa Barbara che permetteranno di vedere gli arazzi raffaelleschi ora conservati in palazzo Ducale».