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Февраль
2024

Ex Tripcovich, la proposta del Pd: «Un monumento ai lavoratori portuali in largo Santos a Trieste»

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TRIESTE Un monumento dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici del Porto di Trieste in largo Santos. Il Partito democratico entra nel dibattito sul futuro della nuova piazza cittadina, nata dall’abbattimento della Sala Tripcovich. E lo fa proponendo che il Comune riconosca il ruolo avuto dalla figura del portuale nello sviluppo e nella storia di Trieste.

L’idea è avanzata in una mozione presentata dal capogruppo Giovanni Barbo, che scrive: «La storia e l’identità stessa di Trieste in epoca moderna sono intrecciate in modo indissolubile con l’esistenza e lo sviluppo del suo porto commerciale e delle molteplici attività economiche e industriali ad esso collegate». Quale luogo migliore quindi di largo Santos, situato all’ingresso della città e su cui si affacciano gli accessi monumentali al Porto vecchio? È il luogo in cui il ruolo di Trieste come porto globale dell’impero austroungarico si è affermato nel corso del XIX secolo.

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Tra le considerazioni a sostegno della proposta, Barbo ricorda «che una larga fetta di cittadini triestini ha, tra i componenti della propria famiglia, persone che hanno contribuito con il loro lavoro, nel corso degli ultimi due secoli, allo sviluppo e al consolidamento del ruolo del porto di Trieste in ambito europeo». A questo si aggiunge il fatto che «la sede del nuovo Museo del mare, destinato a diventare il principale polo culturale preposto allo studio e alla valorizzazione, nel senso più ampio, della cultura marinara della nostra città, è posta in collegamento diretto con gli ingressi monumentali di largo Santos».

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Un museo, ragiona ancora Barbo, che ha tra i suoi oggetti proprio la storia della portualità cittadina. Conclude quindi Barbo sottolineando come «sia opportuna e necessaria una testimonianza pubblica in ricordo e riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori del porto triestino per il loro contributo fondamentale allo sviluppo della nostra città e come questa testimonianza avrebbe una particolare rilevanza se collocata in uno spazio con un profondo significato simbolico e una opportuna visibilità».

La richiesta è quindi quella di dare spazio a questa storia attraverso un monumento dedicato. Il capogruppo dem precisa anche che la proposta non va considerata in alternativa alle altre idee di sviluppo della piazza. Sappiamo infatti che il Comune guarda con simpatia a “l’Occhio di Massimiliano (d’Austria ndr)”, ideato dal paesaggista Andreas Kipar, che dovrebbe riprodurre l’ambiente carsico in città. Ma tra le proposte emerse nel tempo, ricordiamo, c’era anche quella di sostituire la Tripcovich con il pontone Ursus, ora destinato - parrebbe - all’area del Museo del mare.