Radiologia a domicilio nell’Isontino: parte la raccolta di fondi da centomila euro
MONFALCONE Nel 2023 la Struttura complessa di Radiologia ha superato i volumi di attività del 2019. Nell’ospedale di Monfalcone le prestazioni sono state oltre 55 mila e altrettante sono state quelle erogate nel nosocomio di Gorizia. Tutte per l’appunto all’interno delle strutture sanitarie del territorio.
Nell’Isontino c’è, però, il sogno di una radiologia domiciliare, capace di raggiungere i pazienti più fragili nelle case di riposo o nelle loro abitazioni. È quello, condiviso da Asugi, del direttore della Struttura complessa di Radiologia di Gorizia e Monfalcone Paolo Cassetti, che al suo fianco ha trovato l’associazione Gradisc’Arte e ora, per il concerto benefico in programma al teatro cittadino “Bonezzi” il 10 marzo, alle 20.45, il Comune e il Lions Club di Monfalcone, la Bcc Venezia Giulia.
Protagonisti sul palco ne saranno I Prognosi riservata, gruppo fondato e ancora “partecipato” da operatori della sanità, come il dottor Walter Scaramella, ieri presente, tra i fondatori della band.
Un primo evento ha avuto luogo a Gradisca e uno seguirà a Gorizia.
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«Questo non è un progetto che risolverà le liste d’attesa, anzi, perché è a bassissima produttività – ha spiegato il dottor Cassetti ieri durante la presentazione del concerto nel municipio di Monfalcone –, ma può fornire una risposta ai più fragili, viaggiando in parallelo con l’assistenza domiciliare e le Cure palliative, con cui stiamo già lavorando. Se avessimo avuto comunque questa strumentazione a disposizione ai tempi del Covid, sarebbe servita tanto».
L’Rx e l’ecografo, che sono realmente portatili e di cui si è deciso l’acquisto non da parte di Asugi per avere la certezza siano rispondenti allo scopo, potranno essere gestiti rispettivamente da due tecnici di radiologia e da un medico e un infermiere.
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«L’idea risale a oltre dieci anni fa, quando abbiamo seguito una donna di 45 anni con un tumore alla mammella che purtroppo aveva prodotto metastasi e un’ascite neoplastica – ha spiegato Cassetti a margine dell’incontro –. Doveva quindi sottoporsi ogni mese in ospedale a una paracentesi, cioé all’evacuazione del liquido presente in addome, sotto guida ecografica. La prima volta si è presentata truccata e curata, mentre l’ultima provata, in un pigiama di pile. Mi sono chiesto se ci fosse il modo di garantirle il rispetto della dignità, evitandole di esporre la propria fragilità in ospedale».
La strada per creare la radiologia domiciliare al momento non è breve, perché il costo delle due macchine si aggira su 100 mila euro totali e in cassa, al momento, ci sono 4.800 euro, come spiegato dal presidente di Gradisc’Arte Giuseppe Latella. «Intanto noi speriamo in un buon risultato dell’evento del 10 marzo e coinvolgeremo altre realtà», ha affermato il presidente del Lions Marco Ghinelli.
Il Comune assicura pure il suo pieno sostegno all’iniziativa, come sottolineato dall’assessore alla Cultura Luca Fasan, rilevando l’importanza di fare rete tra soggetti diversi.
Gli inviti al concerto benefico possono essere ritirati nel negozio Il Bottone ex Soranzo in piazza della Repubblica, nella farmacia Rismondi di via Toti e in teatro (solo la sera dello spettacolo).
Si può contribuire al progetto Pro radiologia domiciliare con donazioni sul conto Bcc Venezia Giulia Iban IT22L0887764610000000099403 .