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Февраль
2024

Agricoltura mantovana. Semine: il mais tiene, ma sono tempi bui per la frutta

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Meteo e mercato sono le due variabili che spingono gli agricoltori a scegliere cosa seminare in primavera. Le precipitazioni abbondanti proiettano in avanti l’ingresso in campo dei trattori rispetto alle medie delle ultime stagioni, ma Coldiretti ha già raccolto alcune tendenze fra i propri associati.

Il mais

Il mais, una delle coltivazioni più estese, è sotto la lente. «Le aziende a indirizzo zootecnico non denunciano cali nella semina del mais – commenta Fabio Perini, cerealicoltore di Ospitaletto – mentre lo scenario potrebbe essere diverso per gli agricoltori che producono mais da granella da collocare sul mercato: i prezzi attuali, con quotazioni intorno ai 20 euro al quintale, pongono gli agricoltori in una posizione attendista».

Secondo Giovanni Gorni, produttore di Rivarolo Mantovano, «sono gli stessi costi di produzione, che toccano indicativamente i 24-25 euro al quintale, a consigliare di valutare bene se il mais è una coltura ancora vantaggiosa».

I frutti

Male la frutticoltura. «Le pere, in particolare la varietà Abate – afferma Pier Paolo Morselli, presidente della Corma di San Giovanni del Dosso – sono esposte all’incertezza meteo-climatica, fra gelate, grandine e difficoltà assicurative, e a fitopatie che spingono a estirpare».

Revival barbabietola

In calo anche le superfici a soia, presente con una distribuzione a macchia di leopardo. Al posto di mais e oleaginose, ci sono agricoltori che «hanno optato per le barbabietole come alternativa, anche se le precipitazioni degli ultimi giorni impongono uno stop alle operazioni sul terreno per almeno due o tre settimane» dice Perini.

Il pomodoro

Più di qualcuno non esclude di puntare sul pomodoro, una delle colture ad alta redditività più apprezzate. Un’ipotesi di sovrapproduzione, però, porterebbe alla tempesta perfetta in termini di quotazioni e di ritiri dalle industrie di trasformazione, con l’incognita della redditività.

Sorpresa sorgo

E mentre sul girasole, nella campagna primaverile 2024, sembra tramontare un po’ il sole, in quanto i rischi climatici rendono tale coltura meno vantaggiosa rispetto al passato, potrebbe avanzare il sorgo in più aree della provincia, anche per la possibilità di essere utilizzato per l’alimentazione degli impianti di biogas.