La sindaca di Monfalcone: «Le minacce non ci faranno arretrare»
MONFALCONE «Le minacce ricevute sono molto gravi e credibili: ieri ho avuto un incontro con il Prefetto e il Questore di Gorizia che hanno valutato la situazione con grande preoccupazione».
Lo ha detto la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, in conferenza stampa, commentando i messaggi ricevuti nelle ultime ore. «Arrivano principalmente via social - ha precisato - e dal settore islamico. Sono frasi deliranti. Voglio ricordare che se siamo giunti a questo punto lo si deve anche ad alcuni organi di informazione, e a persone fisiche, che hanno mistificato la verità, hanno creato così un grave pregiudizio di sicurezza nei miei confronti e verso l'intera comunità di Monfalcone».
«Le mie denunce e gli atti conseguenti riguardano unicamente il rispetto delle misure di sicurezza e le norme urbanistiche - ha proseguito Cisint - nessuno ha mai parlato del divieto di preghiera e men che meno della sacrosanta libertà di culto». «Abbiamo scoperchiato una pentola davvero grossa - ha concluso - anche per gli interessi economici che stanno sotto. Una pentola da cui esce una puzza terribile. Sappiano, però, tutti che nessuna minaccia potrà farci arretrare. Anche questa è una guerra».