Muore a 48 anni per un tumore. Era collaboratrice dell’artista Massini
«Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire». È una frase di Leonardo Da Vinci, ed è con queste parole che il marito di Veronica Stello sceglie di ricordarla, descrivendo il suo carattere, sempre positivo e generoso. L’aforisma di un grande artista per una donna, madre di due figli, morta all’età di 48 anni, che aveva dedicato proprio all’arte la propria vita.
Veronica Stello, originaria di Mogliano e residente a Casale da molti anni, era infatti da 35 anni una stretta collaboratrice dell’artista Claudio Massini, titolare dell’omonimo atelier e fondatore della Parco Foundation a Casier. «Ha lavorato nel campo del disegno e delle incisioni» spiega il marito Massimo Minore «dopo essersi diplomata nel 1997 al liceo artistico di Treviso, dove Massini era un suo insegnante».
La prematura morte di Veronica Stello è dovuta a una malattia combattuta con coraggio fino all’ultimo: a maggio dello scorso anno le è stato diagnosticato un tumore ai polmoni. «Eppure era una persona sportiva» racconta il marito «faceva 10 chilometri ogni giorno. È uno strazio, a questa età morire, in questo modo, eppure lei non ha mai perso positività».
Negli ultimi anni lavorava come addetta alla sicurezza all’aeroporto Marco Polo di Tessera: «Anche in quel contesto aveva sempre il sorriso e si faceva apprezzare da tutti. È spirata tra le mie braccia e con la vicinanza di tante amiche che le volevano bene». Stello lascia due figli, Nicola e Riccardo di 19 e 14, e il fratello Vanni. Il suo ultimo sogno, non realizzato, era quello di tornare con la sua famiglia a vivere nella casa dei genitori, immersa nel verde. I funerali venerdì prossimo, 1 marzo, nella chiesa di Casale sul Sile.