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Февраль
2024

Fabbricati fatiscenti sgomberati: dentro vivevano braccianti con le famiglie

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SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Pugno duro dell’amministrazione comunale di San Giorgio della Richinvelda e in particolare del sindaco Michele Leon che rivendica il provvedimento come un segnale di civiltà. È stata emanata dal primo cittadino sangiorgino un’ordinanza di sgombero di immobili occupati abusivamente.

L’ordinanza è il frutto di una attività di accertamento svolta congiuntamente dalla polizia locale dell’associazione intercomunale “Dal Meduna al Tagliamento” e dai servizi tecnici di edilizia privata del Comune.

«È stata un’operazione di particolare complessità che si è conclusa con lo sgombero di due fabbricati fatiscenti occupati da cittadini stranieri, di nazionalità romena, regolarmente presenti nel territorio nazionale», fa sapere Leon chiarendo che «le proprietà degli immobili oggetto del provvedimento fa capo a cittadini italiani e gli immobili sono gravati da abusi edilizi, assenza di idoneità alloggiativa, mancanza di agibilità e de minimi requisiti igienico-sanitari. Vengono ceduti in affitto a persone straniere e indigenti, costrette ad adattarsi a condizioni di vita intollerabili per la civiltà che ha raggiunto il nostro Paese».

La situazione fa riferimento al titolare di un’azienda agricola, residente nello stesso comune, che nella casa di proprietà alloggia propri braccianti con relative famiglie: dodici persone in tutto. L’incendio di una canna fumaria e il conseguente intervento dei vigili del fuoco hanno innescato il processo di accertamento e i successivi rilievi della polizia locale e dell’ufficio tecnico comunale.

Il sindaco Leon, preso atto della situazione precaria, ha firmato l’ordinanza di sgombero che ha portato alla liberazione dell’immobile. Oltre agli aspetti fiscali, al vaglio della guardia di finanza, gli accertamenti effettuati hanno comportato l’emissione di verbali amministrativi per un ammontare 1.243 euro e ce ne saranno anche in futuro.

Leon lancia un appello «in quanto procedimenti analoghi sono in fase di accertamento e porteranno a simili conseguenze.

È fondamentale – ribadisce – che chi arriva da Paesi terzi si adegui ai nostri standard di civiltà e cerchi di crearsi un ambiente dignitoso e sano per vivere e lancia un monito anche a chi è proprietario di immobili nell’adeguare puntualmente lo stato delle case a una situazione di normalità affinché possano essere idonee agli standard di vita attuali».

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