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Февраль
2024

Maltratta moglie e figli privandoli del cibo e del riscaldamento in casa: condannato a due anni e sei mesi

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Per quasi vent’anni ha reso la sua vita un inferno insultando lei e i suoi figli, nascondendo il cibo in camera e vietando di accendere il riscaldamento. Fino a quando lei non ha trovato il coraggio di denunciare, facendo emergere quanta sofferenza le causasse il marito quando beveva. L’uomo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione.

Una vicenda, l’ennesima, che accende i riflettori sui maltrattamenti subiti in famiglia. A perpetrarli, in questo caso, un uomo di origine straniera che vive in provincia. Non ne divulghiamo le generalità per non rendere riconoscibile la moglie, vittima delle sue angherie. L’uomo è stato processato ma la donna non si è costituita parte civile.

Nel corso del processo sono emerse le condotte particolarmente aggressive da parte del marito, specie se ubriaco. Quasi ogni giorno insultava lei e i figli. Non contribuiva alle spese familiari, nascondendo il cibo in camera e costringendo la moglie a chiedere aiuto finanziario e alimentare a conoscenti e alla Croce Rossa. Ed ancora, le impediva di accendere l’impianto di riscaldamento, rifiutandosi di attivarsi per la manutenzione: in casa c’era talmente freddo che ai figli sono venuti i geloni alle mani.

Tra le accuse rivolte all’uomo, anche quella di aver colpito al volto la moglie con una lampada in camera da letto.

Episodi che sono stati vagliati dal collegio (presieduto dal giudice Alberto Rossi, a latere Piera Binotto e Francesca Ballore) che ieri ha condannato il marito, assistito da un avvocato d’ufficio, a due anni e sei mesi di reclusione. Il pubblico ministero ne aveva chiesti quattro.

Bisognerà attendere il deposito delle motivazioni per capire di quali episodi sia stata riconosciuta la colpevolezza.