L’ex rettore dell’Ateneo di Trieste Maurizio Fermeglia muore dopo un malore in val Rosandra a San Dorligo
E’ l’ex rettore dell’Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, 69 anni, l’escursionista mporto per malore lungo un sentiero della val Rosandra a San Dorligo. Appassionato di alpinismo, per diversi anni era stato anche capostazione della stazione di Trieste del Soccorso Alpino, delegato regionale dello stesso Soccorso Alpino e direttore della Scuola di Scialpinismo del Cai a Trieste.
Malore durante l’escursione
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Fermeglia domenica pomeriggio 24 febbraio era in escursione sul Monte Carso in val Rosandra.
La chiamata è arrivata dalla Sores intorno alle 13.30. Allertata la stazione di Trieste del Soccorso Alpino, I Vigili del.Fuoco e l'elisoccorso regionale. A trovare l'uomo, che era solo, è stato un escursionista austriaco, il quale ha cominciato a gridare aiuto ed è stato udito da altri due giovani escursionisti uno dei quali studente di medicina. Questi ha potuto iniziare il massaggio cardiaco fino al sopraggiungere dei soccorritori, 8 tecnici, che hanno proseguito xon il.massaggio fino all'arrivo dell'elicottero, senza purtroppo riuscire a salvarlo.
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Una volta constatato il.decesso da parte del medico di bordo e ottenuto il.nulla.osta alla.rimozione della.salma, quest'ultima è stata prelevata dal.secondo elicottero.
Il cordoglio del governatore Fedriga
«Esprimo sentito cordoglio a nome della comunità regionale per la morte di Maurizio Fermeglia, già rettore dell’Università di Trieste e apprezzato uomo di scienza». Lo afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla notizia della morte del già rettore dell’Ateneo giuliano dal 2013 al 2019. «Ci lascia un uomo che non ha mai fatto mancare dedizione e impegno in ogni sua attività» ha commentato Fedriga. Fermeglia si era laureato in Ingegneria chimica all’Università diTrieste e negli anni Ottanta fu ricercatore alla Denmark Technical University (Dth). Direttore di dipartimento dal 2006 al 2012, presidente del Consiglio delle strutture scientifiche dal 2010 al 2012 e direttore della scuola di dottorato in Nanotecnologie all’Università di Trieste, svolgeva attività di ricerca nel campo della modellistica multiscala per la progettazione di materiali e per le scienze della vita, negli equilibri di fase e termodinamica applicata, nella simulazione di processo, molecolare, nelle nanotecnologie e nella nanomedicina.
La nota del patto per l’autonomia
Apprendiamo con smarrimento e incredulità dell'improvvisa scomparsa di Maurizio Fermeglia, già Rettore dell'Università di Trieste.
I suoi boschi, le sue pietraie, le sue valli lo hanno abbracciato, durante quest'ultima sua escursione in mezzo a loro compiuta per gioire della loro bellezza, per conoscerle sempre meglio e per continuare così a difenderle con la sua impareggiabile intensità e competenza.
Ci uniamo al dolore della famiglia e degli amici tutti. Grazie, Maurizio
Gli altri messaggi
Caro Maurizio Fermeglia, scrive la profesdsoressa Sara Tonolo, docente alkl’Ateneo di Trieste, come tutti, sono atterrita dalla tua scomparsa…
ho trovato questa foto nei ricordi di facebook, e pero’ questa foto non e’ per pensare al nostro passato universitario nel quale mi hai dato pensieri, sorrisi ma anche arrabbiature…come accade a chi lavora insieme, ma per dire ai tuoi cari che ricordero’ sempre il tuo grande cuore, perche’ anche tu credevi che l’universita’ fosse ricerca, scienza ma soprattutto persone, grazie perche’ non dimentichero’ mai il tuo supporto fermo ed affettuoso in un momento di grave difficolta’ personale
Caterina Conti segretario regionale del Pd
Apprendo ora la tragica notizia della scomparsa improvvisa di Maurizio Fermeglia, già rettore dell'Università degli studi di Trieste e referente del WWF in Fvg.
Scompare un uomo che, nel pieno del suo impegno civile e della sua attività accademica, era già diventato punto di riferimento per la comunità ambientalista regionale e non solo, per moltissime persone comuni che ne riconoscevano l'autorevolezza e le doti umane.
Il Partito Democratico del Friuli Venezia Giulia è attonito e incredulo.
Perdiamo un interlocutore con cui fino letteralmente a ieri condividevamo impegni, appuntamenti e progetti, dall'ovovia alle prossime amministrative a San Dorligo, ai temi sensibili di livello nazionale.
Mi dispiace molto.
Mi stringo e ci stringiamo al dolore della famiglia, della moglie e del figlio Matteo, del mondo universitario e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.