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Февраль
2024

I fratelli Cotza e l’orologio del Municipio di Gorizia: una tradizione familiare che continua

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GORIZIA Ha scandito, in tutti questi anni, ore e momenti di vita: testimone muto e puntuale dei cambiamenti, della quotidianità, dell’attimo.

È l’orologio di Palazzo Attems-Santa Croce, una presenza che in qualche modo caratterizza il palazzo municipale. La facciata è il risultato della ristrutturazione voluta dai Ritter nel 1823 in stile neoclassico. Il fronte è molto lungo e basso ed è contraddistinto dall’ampio timpano centrale in cui è stato collocato, appunto, l’orologio. L’edificio venne edificato nel 1740 su disegno di Nicolò Pacassi (1716-1790), all’epoca ventiquattrenne. Fu il primo palazzo realizzato dall’architetto per gli Attems, loro dimora fino al 1802, quando passò di mano.

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La nuova determina

L’occasione per parlarne arriva da una “grigia” (sì grigia perché eminentemente tecnica) determina affissa all’Albo pretorio. Ma anche dietro ad uno dei mille provvedimenti routinari che il Comune prende può celarsi una storia. Attraverso quel provvedimento si affida a una ditta goriziana (la storica “Fratelli Cotza” di via Tominz) il servizio di manutenzione per il 2024-2025-2026.

«È necessario - si legge nella determina - mantenere in efficienza l’orologio posto sulla facciata del palazzo comunale. E, in particolare, vanno previsti gli interventi di cambio dell’ora legale/solare, la sostituzione delle batterie del dispositivo di alimentazione, comprensivo di smontaggio e rimontaggio». Il servizio di manutenzione ordinaria è stato, quindi, affidato alla ditta per l’importo di 1.464 euro (1.200 euro più Iva al 22%) e, specificatamente, 488 euro per ogni anno.

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La ditta Cotza

Sin qui, l’aspetto tecnico che, probabilmente, può risultare anche noioso per il lettore. Se non fosse che ad occuparsi di questa impellenza è la storica ditta Fratelli Cotza snc di Luca e Vinicio Cotza. Un’azienda che si occupa della produzione di timbri, targhe professionali, segnaletiche, premiazioni sportive e di rappresentanza.

Che c’azzecca con la manutenzione dell’orologio del palazzo municipale? A raccontarlo è Vinicio. «Negli anni Ottanta, assieme a mio fratello Davide, prematuramente scomparso, frequentammo la scuola di orologeria a Roma. Mio nonno aveva un’oreficeria e orologeria e mio padre si occupò degli orologi pubblici della città. Abbiamo voluto continuare questa tradizione anche se, oggi, rappresenta un’attività marginale rispetto a ciò che facciamo», racconta Vinicio.

Il suo intervento viene richiesto anche in caso di eventi straordinari per il ripristino del funzionamento causato da eventi atmosferici. Un compito estremamente importante. «L’orologio del Municipio non è antico - continua Vicinicio - ma, sicuramente, è un elemento caratterizzante del palazzo». E la ditta si occupa, ormai da parecchi anni, anche della caratteristica colonnina meteorologica dei Giardini pubblici. «Teniamo sotto controllo tutta la strumentazione: dal termoigrografo al pluviografo, fino al barografo». La colonnina fu installata all’ingresso da corso Verdi del grande parco pubblico nel 1895, quando Gorizia era ancora a tutti gli effetti la “Nizza austriaca”.

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