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Февраль
2024

Molo VIII del porto di Trieste, sì da Roma al finanziamento da 207 milioni

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TRIESTE Il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi lo aveva detto un mese fa e ora arriva la conferma scritta: il governo finanzierà la realizzazione del primo lotto del Molo VIII del porto di Trieste, nella cornice del partenariato pubblico privato proposto da Hhla Plt Italy, concessionaria della Piattaforma logistica, da cui partirà la costruzione della nuova banchina container. La conferma ufficiale è contenuta in una bozza di decreto ancora da firmare, ma inviata nel frattempo da ministero dell’Economia e ministero dei Trasporti alla Conferenza delle Regioni, nell’ambito del percorso di ripartizione dei fondi per la portualità italiana stanziati nell’ultima finanziaria.

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La novità

La novità sta nell’entità della somma che si legge nel decreto interministeriale, allegato alla richiesta di osservazioni spedita alla Conferenza. Vi si trova scritto che il Fondo per le infrastrutture portuali di rilevanza nazionale sosterrà la creazione del primo lotto del Molo VIII con 207 milioni sulla base della proposta di partenariato pubblico privato che l’Autorità portuale di Trieste ha sottoposto al governo Meloni ad agosto e che viene considerata dai ministeri come «perfettamente armonica alla prospettiva di crescita del ruolo del Mare Adriatico orientale come “gate” portuale europeo».

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L’accordo

Il decreto quantifica il piano di Hhla in quasi 316 milioni, cui vanno aggiunti 90 milioni che la società tedesca sta spendendo autonomamente nell’ambito dell’Accordo di programma per la riconversione dell’ex Ferriera di Servola, sui cui terreni sorgerà il terminal ferroviario a servizio del Molo VIII. I 90 milioni già messi a bilancio da Hhla sono serviti per l’acquisizione della società Logistica giuliana (titolare della concessione sulle superfici) e la demolizione degli edifici esistenti. La parte restante pagherà la messa in sicurezza permanente dei terreni, la realizzazione di piazzali e l’installazione di binari e gru.

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La posta totale

Il decreto spiega che Hhla aggiungerà altri 109 milioni nella cornice del partenariato pubblico privato. I 207 milioni che Roma si ripromette di finanziare (55 nel 2024, 93 nel 2027 e 59 nel 2028, si precisa nel decreto) sono dunque circa metà della posta complessiva. Senza dimenticare che il Pnrr finanzierà a sua volta con 180 milioni la costruzione del terminal ferroviario e dello svincolo autostradale. L’investimento complessivo su Servola ammonta quindi a circa 600 milioni.

Messa in sicurezza permanente dei terreni

Il decreto ministeriale per il partenariato pubblico privato si è messo in moto a poche settimane di distanza dall’atteso via libera dei ministeri competenti alla cosiddetta messa in sicurezza permanente dei terreni, che prevede il trattamento dei detriti di demolizione dell’ex Ferriera e di un alto cumulo di scarti della produzione siderurgica. Poi comincerà la costruzione del sarcofago in calcestruzzo che sigillerà gli inquinanti sotterranei e fungerà da superficie dei piazzali.

La motivazione

La motivazione espressa dai due ministeri per l’appoggio dato all’opera sta nel «profilo strategico degli effetti moltiplicatori» e nella «capitalizzazione degli effetti economici “stabili” nel lungo periodo, che si inquadrano in una prospettiva di rafforzamento della competitività del Sistema (portuale, ndr) a livello europeo e internazionale, in quanto in grado di attrarre ingenti quote di finanziamento privato e nuovi flussi logistici, con ricadute economiche e occupazionali in grado di contribuire a realizzare pienamente le potenzialità del nostro Paese nel ruolo di “snodo logistico chiave” Mediterraneo fra Europa e Far East».

Nessun commento

Ministeri, Autorità portuale, Regione e gruppo Hhla preferiscono non commentare, in attesa che la Conferenza delle Regioni si esprima sul riparto e che il decreto possa dunque essere controfirmato dai ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Quando ciò accadrà, l’Autorità portuale avrà l’onere della realizzazione dell’opera e bandirà una gara pubblica aperta a tutti, ma che vede Hhla chiaramente favorita.

I dubbi

Seppur ancora in bozza, il decreto arriva dopo i dubbi che l’opa lanciata da Msc sul 49% di Hhla aveva sollevato rispetto alla volontà di costruire il Molo VIII da parte del gruppo di Gianluigi Aponte, che a Trieste già gestisce il vicino Molo VII. I vertici del terminalista amburghese hanno sempre smentito ogni possibile ripensamento, procedendo nei mesi scorsi a un aumento di capitale da 24 milioni. L’approvazione del decreto blinderebbe definitivamente l’avvio dell’opera.

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