Le bici rubate da Pinarello vendute a prezzi stracciati

foto da Quotidiani locali

Il ricco bottino dei furti di biciclette di lusso Pinarello, motoseghe e attrezzi agricoli (quantificato in circa 370 mila euro) è stato rivenduto in Romania a un prezzo stracciato. Gli autori hanno incassato una percentuale minima del valore effettivo della merce sottratta da Cicli Pinarello in viale della Repubblica a Villorba, Mania green in viale Treviso a Pordenone e alla società ferramenta Piazza Srl a Sala Baganza (Parma). È quanto emerso dopo gli interrogatori di garanzia dinanzi al gip Rodolfo Piccin.

Le indagini

Gli approfondi menti della squadra mobile di Pordenone, dopo l’esecuzione delle quattro custodie cautelari in carcere, proseguono su più versanti. I cellulari sequestrati agli indagati, due fratelli e due amici di Galati, in Romania, saranno analizzati. Sotto esame telefonate e scambi di messaggi. L’obiettivo è individuare i ricettatori della merce rubata.

Gli spostamenti

Gli investigatori della polizia di Stato, coordinati dal pm Andrea Del Missier, lavorano anche su altri fronti. Stanno ricostruendo gli spostamenti della banda, seguendo a ritroso il tragitto percorso dal furgone Mercedes Vito con il quale il gruppo giungeva dalla Romania all’Italia. Finora è emerso che si sono mossi anche verso il Trentino. In corso accertamenti pure per individuare la provenienza delle sei biciclette Trek, delle seghe elettriche e materiale da ferramenta rinvenute nella stanza in affitto usata come covo e deposito dalla banda a Nogara.

La banda

Solo uno dei quattro indagati, Aurelian Constantadache, 38 anni, manovale a giornata in Romania, attualmente senza un impiego fisso, ha ammesso il suo coinvolgimento nei colpi del 15 novembre a Pordenone, 20 novembre a Parma e il doppio furto del 22 novembre nella sede della Pinarello a Villorba, dove nelle immagini delle videocamere di sicurezza si vedono i malviventi uscire con le biciclette. Si è avvalso della facoltà di non rispondere invece suo fratello Paraschiv Constantadache, 42 anni, incensurato, intestatario del Mercedes Vito con il quale il gruppo si spostava dalla Romania all’Italia.

Gli avvocati Giada Murando e Giovanna Morsanutto, che assistono rispettivamente Aurelian e Paraschiv, valuteranno l’eventuale istanza di riesame alla luce di ciò che emergerà dagli atti. Ha scelto il silenzio anche Marian Valentin Neagu, 31 anni, assistito dall’avvocato Anna Micossi. Liviu Gabriel Ivan, 31 anni, difeso dall’avvocato Alessandro Magaraci, ha invece negato gli addebiti: ha detto di non aver mai partecipato ai due furti da Pinarello a Villorba, gli unici che gli vengono contestati dalla Procura. Gli indagati sono stati collocati in quattro carceri diverse: Belluno, Treviso, Pordenone, Venezia.