Padova, Comuni al voto: cambiano 52 sindaci ma gli aspiranti candidati sono solo 41

A poco meno di quattro mesi dal voto è tutto un «ci sto pensando», «la candidatura non è certa», «stiamo valutando le alleanze». Nell’anno in cui ben 52 Comuni padovani sono chiamati a rinnovare le rispettive amministrazioni, pare proprio che la corsa alla fascia tricolore e alla piccola poltrona comunale sia tutto fuorché un’esperienza appetibile e invitante.

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Certo, c’è tempo fino a inizio maggio per depositare liste e alfieri, ma ad oggi sono solamente 41 i candidati sindaci che hanno ufficializzato la loro corsa. Decisamente pochi, se è vero che – in tempi non remoti – anche i piccoli Comuni vedevano in lizza almeno 3-4 contendenti alla carica di primo cittadino, con le campagne elettorali che partivano anche a un anno dalla scadenza delle urne.

Non solo: sono decisamente pochi i sindaci che oggi hanno confermato la loro candidatura, pure questo fenomeno molto anomalo visto che un amministratore uscente raramente si mostra indeciso nel riproporsi.

I TEMPI E I FATTORI

La premessa doverosa al ragionamento è certamente quella temporale: per le amministrative si voterà l’8 e il 9 giugno e dunque c’è tempo fino alla prima settimana di maggio per depositare le candidature. Insomma, manca ancora abbastanza. Da quando il voto è voto, sono sempre esistiti i candidati dell’ultim’ora e gli accordi stretti quasi al fotofinish. Pare però che quest’anno l’assenza di candidati sia legata anche ad altri fattori.

Il primo è legato certamente all’incertezza politica nazionale: il centrodestra disunito, in particolare con Fratelli d’Italia in ascesa che insidia la Lega Nord storicamente forte in Veneto, ha disfatto trame decennali e sta rivoluzionando alleanze quasi in ogni Comune, soprattutto nei maggiori.

L’altro fattore è quello della distanza dei cittadini dalla cosa pubblica: nelle ultime elezioni la provincia padovana si è distinta per l’importante numero di Comuni “monolista”, in cui cioè all’esame del voto si è presentato un solo gruppo, che in caso di vittoria si è quindi assicurato cinque anni di governo senza opposizione. La latitanza di candidati con la scadenza elettorale all’orizzonte potrebbe confermare e anzi irrobustire questo triste trend.

I COMUNI

Cinquantadue sono i Comuni padovani al voto a giugno, per quasi 325 mila cittadini residenti: ad oggi sono 41 i candidati certi, cioè che hanno ufficializzato la corsa. Nemmeno uno per municipalità. Molti stanno solo prendendo tempo, quindi da qui a fine mese il numero è destinato a lievitare, ma questa è la fotografia attuale.

Sono inoltre solamente 22 i sindaci che hanno assicurato la loro ricandidatura, 4 quelli che già hanno confermato che non saranno della competizione (ad Arquà Petrarca, Borgoricco, Massanzago e Vo’). Più della metà resta dubbiosa o cauta.

I NOMI

Ecco i nomi sicuri, Comune per Comune. Agna: Stella Vegro. Anguillara Veneta: Alessandra Buoso (sindaco uscente, u). Arre: Michele Tobaldo (u). Battaglia Terme: Massimo Momolo (u). Borgoricco: Gianluca Pedron. Brugine: Michele Giraldo (u). Cadoneghe: Marco Schiesaro (u), Paola Venturato, Giulia De Campo, Enrico Scacco. Campodoro: Gianfranco Vezzaro (u). Camposampiero: Katia Maccarrone (u). Cervarese Santa Croce: Massimo Campagnolo (u). Cinto Euganeo: Paolo Rocca (u). Correzzola: Mauro Fecchio (u). Galliera Veneta: Italo Perfetti (u). Legnaro: Vincenzo Danieletto (u), Stefano Di Lallo. Limena: Stefano Tonazzo (u). Monselice: Giorgia Bedin (u), Gianni Mamprin. Piacenza D’Adige: Primo Magri (u). Ponso: Sandro Parolo. Pontelongo: Alberto Bortolotto, Lisa Bregantin. San Giorgio in Bosco: Nicola Pettenuzzo (u), Renato Roberto Miatello, Fabio Zanfardin. San Pietro in Gu: Paolo Polati (u), Massimo Vanzan. Santa Giustina in Colle: Moreno Giacomazzi (u). Selvazzano Dentro: Marco Destro, Mariano Fuschi, Ornella Sabbion, Claudio Piron. Tombolo: Luca Frasson. Trebaseleghe: Antonella Zoggia (u). Tribano: Massimo Cavazzana (u). Villa del Conte: Antonella Argenti (u). Villafranca Padovana: Fausto Dorio (u), Roberto Muraro.