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Февраль
2024

Frecciarossa Final Eight Coppa Italia SF 2024: l’Olimpia Milano ruba palloni e scena. Travolta la Reyer con una prova corale impressionante!

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No game al InAlpi Arena. Nella prima semifinale di questa Final Eight di Coppa Italia, l’Olimpia straccia vesti e convinzioni ad una Reyer tramortita da Napier prima ed uccisa da uno Shavon Shields inarrestabile

Torino, 17 febbraio 2024 – Se prendeste il manuale del basket, alla sezione “mentale”, capitolo IV leggerete di approccio alla partita ed attitudine alla stessa. Ecco, l’Olimpia in questa semifinale di Coppa Italia, ha praticamente trasformato il capitolo in immagini esemplificative ed esplicite. Troppo remissiva la Reyer, come fosse travolta da un treno, quello da prendere per la finale. Solo che non è un treno che si ferma alle stazioni, no: è un mezzo che va preso in corsa, e non davanti. Avanza Milano per riprendere il titolo che manca dal 2021

La Partita.

A parte Tessitori, che pareva essere spauracchio pericoloso per i lunghi meneghini, Venezia pare rimasta con testa e muscoli negli spogliatoi, o forse ancora sul pullman. Di contro invece Napier dispensa gioco, Voigtmann si impone in attacco anche se segna meno di quanto prodotto. Poi arriva il finalizzatore ideale: Shavon Shields martella da ogni lato del campo, che sia al ferro, dalla media e da 3. 9/10 dal campo per il numero 31 biancorosso, che permette ai suoi di chiudere i due parziali di primo tempo con 31 e 29 punti realizzati! Reyer che salva le statistiche nei finali dei quarti stessi, ma che dimostra la non presenza. Fatali soprattutto le 7 palle perse, di cui 5 recuperate da Milano. 60-37 il risultato dopo 20′.

Cambia la musica però nel terzo quarto, quello degli “elefanti”: l’Olimpia rientra poco volitiva e Venezia è finalmente scesa dal bus. Parzialino di 9-0 per gli orogranata, interrotto ancora da una splendida giocata difensiva e ad una fuga di Shavon Shields, consacrandosi MVP indiscusso del match, candidandosi a quello generale. 21-14 per i lagunari, la cui reazione orgogliosa dà da pensare a coach Messina. La difesa milanese salva un minimo il rientro della 1ª classificata a fine andata. Solo che riprendere la concentrazione tenuta nei primi 20 minuti è dura. Venezia non molla, Milano tiene difensivamente ma rallenta pericolosamente in attacco.

Ma il divario è troppo ampio per Venezia da poter recuperare. Soprattutto se Napier, che gode di tanta libertà, decide di dirigere il ritmo del match contribuendo anche a segnare. E se Giovannino Voigtmann si prende anche i suoi tiri, i titoli di coda cominciano a scorrere, mentre l’Olimpia è pronta a correre per altro Titolo: la Coppa Italia.

 

EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Umana Reyer Venezia 100-77
(Tabellini all’interno)

Ora non resta che attendere la vincente tra la GeVi Napoli e la UNAHOTELS Reggio Emilia, mattatori delle due grandi favorite ad inizio rassegna, ovvero la Germani Brescia e la Virtus Segafredo Bologna. Finale che pare segnata, soprattutto se Milano gioca così. Ma appunto le partite dei quarti insegnano quanto sia tondo il pallone, e quanto sia sottile il gap tra lo stesso e l’area del cerchio del canestro. Solo chi sarà più focalizzato e preciso, potrà davvero godere. E lo spazio c’è per tutte, anche le “underdog”.

SALA STAMPA

EA7 Emporio Armani Olimpia Milano 

 Giordano Bortolani sv: pochi minuti nel finale a partita già decisa. Speriamo di ritrovarlo presto decisivo come abbiamo potuto giovarne nelle recenti partite ad alto numero di infortuni.

 Stefano Tonut 6,5: buona la partita dell’ex, anche se qualche “contrazione” l’ha avuta. Mette un buzzer-beater incredibile a fine primo quarto.

 Nicolò Melli 6: solito clinic difensivo, innegabile. Ma soffrendo un po’ Kabengele, paga lo sforzo arretrato con una errata precisione offensiva. 

 Shabazz Napier 9: la miglior partita di “Bazz” in maglia Olimpia. Parte servendo perle e cioccolatini per i compagni. Quando però gli stessi flettono un po’, si carica tutti sulle spalle e chiude il match. 

 Giampaolo Ricci 6: tanta sostanza, però poca forma. Con dei compagni così in forma non serve, difatti gioca soprattutto per le intangibles. 

 Diego Flaccadori 7: schierato più da guardia, trova un beater e delle giocate esponenzialmente utili alla sua squadra. Giocatore che si è ritrovato ed è tornato a divertirsi. 

 Devon Hall 7: altro giocatore ritrovato. Sembra di vedere il giocatore All-Around che potemmo notare anni fa, quando arrivò come primo acquisto di quella stagione, con le incognite dello “sconosciuto”.

 Guglielmo Caruso sv: anche per lui, troppo pochi i 3 minuti per trovare un giudizio in una festa generale. però qualche sprazzo volenteroso lo ha trovato.

 Shavon Shields 9,5: partita sontuosa per il danese. Anzi, sontuoso è praticamente limitante al giudizio della prestazione mostrata. Segna dappertutto, difende forte ed è da una sua difesa che Milano è uscita da un en passe pericoloso, che mostrava alcune lacune di questa Olimpia.

 Nikola Mirotic 6: oggi non c’è stata la necessità di scomodarlo troppo. Però un suo contributo sappiamo che lo sa, lo può e lo vuole dare. 8 punti ed una tripla che da il LA alla prima fuga.

 Kyle Hines 6,5: quanto lavoro sporco sotto le plance. Quanto mestiere c’è in quest’uomo che ha vinto tutto in tutti i luoghi. 

 Johannes Voigtmann 7: prima si fa trovare molto bene sotto canestro, seppure fallace nella realizzazione. Poi finalmente si ricorda di essere il Giovannino e mette due triple fondamentali per l’economia finale del match. 

Umana Reyer Venezia

 Marco Spissu 6,5: si sveglia tardi, a buoi scappati, ma almeno trasmette grinta e voglia di provarci.

 Max Heidegger 4,5: detto che non è mai stato un giocatore a mio esclusivo parere adatto a questa Reyer, se gioca così, non fa altro che surrogare questa opinione. E che si sta diffondendo.

 Davide Casarin 4: non segna, non difende coerentemente e per di più rischia spesso tecnici per nervosismo. Forse l’ego fagocita fegati poco adatti a certi appuntamenti.

 Andrea De Nicolao 5: distribuisce si 4 assist, ma pare il lontano parente del piccolo rognoso difensivamente e che sapeva trovare la soluzione.

 Mfiondu Kabengele 7: non fosse stato per lui e la sua fisicità a rimbalzo, staremmo parlando di debacle peggiore. Però occhio, che in difesa ha avuto vita grama, con Voigtmann prima e con Hines che lo portava via da canestro.

 Jeff Brooks 4: l’ex di turno non si fa certo ricordare. Anzi, darebbe da pensare ad una scelta esatta.

 Aamir Simms 5,5: altro giocatore che segna a giochi fatti, riluttando anche difensivamente il primo tempo.

 Kyle Wiltjer 5,5: capisco che il tiro da 3 è il suo forte, ma da un 210 circa mi aspetto qualche carambola…

 Rayjon Tucker 7: giocatore di una spettacolarità non comune a queste latitudini. Prova a prendere per mano la squadra ma oggi Milano è troppo anche per lui.

 Amedeo Tessitori 5: partito molto bene, pareva lo spauracchio per l’Olimpia. Poi? Si è impaurito lui? Mah.

 

Luciano Lucio Pizzi

@Lubos1081

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