La Pallacanestro Trieste combatte ma a vincere è Cantù
DESIO Trieste parte con i tre piccoli (Ruzzier, Brooks e Filloy) e l’accoppiata Candussi-Vildera. E questo resterà per gran parte della gara il quintetto di coach Christian.
Avvio in equilibrio, con Brooks più centrato rispetto all’ultima esibizione, il solito solido Vildera ma dall’altra parte difendere su Young è compito improbo (11 punti in sette minuti).
Accelerazione brianzola nella seconda parte del quarto (19-13) con Christian che prova a correggere il quintetto togliendo Candussi per inserire Deangeli. Vildera prosegue nello show personale in attacco (nuovamente in doppia cifra già nei primi dieci minuti) ma Trieste conferma una pessima abitudine del 2024: concedere troppo. Sono 27 i punti di Cantù alla prima sirena, 22 i biancorossi.
Con una tripla di Filloy la squadra di Christian torna a due punti di ritardo, un coast to coast di Moraschini e una bomba di Burns scrivono il +7 (32-25). Time-out. Dai 6,75 stavolta Filloy c’è. Ma serve girino in cinque. Con Brooks da tre Trieste si fa nuovamente sotto (40-38 16’) ma certi difetti, possessi sprecati, sono duri a morire.
Partita da corsa, ritmi sostenuti, i biancorossi tirano molto da tre ma le percentuali li sostengono. Tra il pubblico, aprofittando della sosta della serie A per le finali di Coppa Italia, uno spicchio di Varese fuori dalle Final Eight. C’è Marco Legovich a tifare per i ragazzi triestini, c’è l’oggetto del desiderio sul mercato di metà A2 ma la conversazione di Woldentensae con il gm Arcieri è soprattutto un saluto in chiave amarcord varesina.
C’è molto Brooks nella capacità di restare attaccati alla partita. Terzo fallo di Ferrero dopo aver siglato il sottomano che portava Trieste a un solo punto di ritardo (49-48). Al riposo sul 51-48 con un incontro completamente aperto.
Al rientro dagli spogliatoi sorpasso biancorosso con 5 punti di Candussi e un’iniziativa di Brooks. Un 7-0 (51-55) che obbliga Cagnardi a spendere un time-out dopo un minuto. Appena sbloccatosi, Candussi incappa nel terzo fallo. Il mestiere e il talento di Moraschini (tre liberi dopo aver subito fallo dai 6,75 e poi un gioco da tre punti) stoppano l’allungo biancorosso.
Ma Trieste è sempre lì, eccome. Con Filloy in estrema fiducia da tre punti impatta nuovamente e sorpassa. 64-67 al 27’. Replica Moraschini in un confronto tra due tra gli italiani più nobili della seconda lega. Al 30’ 74-71.