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Февраль
2024

Ricci di mare e pesce privo di tracciabilità, la Guardia costiera ne sequestra oltre 250 kg a Trieste

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TRIESTE Si è conclusa, nei giorni scorsi, l’operazione nazionale complessa di polizia marittima, denominata “SpiNNaker” (INN, acronimo di pesca illegale non dichiarata e non regolamentata), disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ed incentrata sul contrasto delle attività di pesca illegale, che ha visto anche, a livello regionale, dal 13 novembre 2023 all’8 febbraio 2024, i militari della Direzione Marittima di Trieste, sotto il coordinamento del 10° Centro di Controllo Area Pesca, impegnati in mirate attività di verifica volte a tutelare la risorsa ittica e l’ambiente marino.

Nel corso dell’operazione, i team ispettivi, formati da personale qualificato in materia quale ispettore pesca del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, hanno effettuato specifiche attività di vigilanza e controllo sia in mare, a bordo delle dipendenti unità navali, che a terra, investendo l’intera filiera della pesca.

Le verifiche hanno, infatti, interessato i porti, gli approdi e i punti di sbarco, dislocati nell’ambito di giurisdizione del Friuli Venezia Giulia, al fine di prevenire e contrastare la cattura illegale di specie ittiche sottomisura, nonché i mercati ittici e le varie attività commerciali di vendita e di ristorazione, ricadenti in ambito regionale, allo scopo di accertare il rispetto del divieto di pesca e di commercializzazione delle specie ittiche protette.

Ricci di mare: 200 kg sequestrati e rigettati in mare

Particolarmente rilevante è stata l’attività condotta dai militari della Guardia Costiera di Trieste che, in sede di controlli effettuati in strada, hanno rinvenuto a bordo di un furgone isotermico circa 200 chili di pescato (ricci di mare), privo di documentazione sulla tracciabilità.

Tale prodotto ittico è stato, pertanto, sottoposto a sequestro e, a seguito di accertamenti sanitari, rigettato in mare in quanto ritenuto ancora vivo da parte dei veterinari della competente Asugi di Trieste.

Oltre 50 kg di pesce sequestrati nei ristoranti

Altresì meritevole di nota è stata l’azione di verifica che ha avuto ad oggetto i ristoranti etnici, le cui risultanze hanno portato al sequestro di oltre 50 chili di prodotto ittico, privo di elementi che ne comprovassero la loro tracciabilità, oltre a sanzioni di natura amministrativa per complessivi 4500 euro.

Oltre mezza tonnellata di pesce sequestrata complessivamente

Al termine dell’operazione, la cui finalità - sottolinea il Capitano di Vascello Luciano Del Prete, Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia - è quella di salvaguardare l’ambiente marino e garantire la sostenibilità delle attività economiche per le generazioni presenti e future - si è proceduto complessivamente a sottoporre sotto sequestro oltre mezza tonnellata di prodotto ittico elevando, nel contempo, sanzioni amministrative per un importo totale pari a 35 mila euro.