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Февраль
2024

Rallenta il mercato immobiliare, per la casa si aspettano tempi migliori: meno mutui e meno vendite

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Meno mutui e, di conseguenza, meno case vendute. Questo dicono le ultime statistiche dell’Istat sul mercato immobiliare, riferite ai primi due trimestri del 2023. Ma la situazione di ripiegamento del mercato potrebbe essere agli sgoccioli.

Immobiliaristi, agenti, costruttori e, naturalmente, potenziali compratori, stanno attendendo con il fiato sospeso le prossime mosse della Banca centrale europea che, tra aprile e maggio, potrebbe tagliare i tassi d’interesse dopo un anno e mezzo di trend rialzista. E quindi rendere di nuovo un po’ più convenienti i mutui per comprare l’agognato appartamento.

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I dati territoriali

Se analizziamo con la lente d’ingrandimento il periodo gennaio-giugno 2023, vediamo che il calo c’è stato, anche se a Nord Est inferiore rispetto alle altre macroaree del Paese.

Il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese: Nord Ovest -21,6%, Centro -17,8%, Sud -14,8%, Nord Est -13,8% e Isole -5,5%.

Il settore economico diminuisce nel Nord Ovest (-6,5%), nel Centro (-6,4%) e nelle Isole (-4,2%), mentre aumenta nel Nord Est (+6,2%) e al Sud (+4,9%). Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente -20,9% e -13,5%); in quello economico, diminuiscono nei grandi centri (-6,6%) e aumentano nei piccoli (+2,1%).

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Gli atti notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono stati in tutta Italia 78.512. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -7,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -35,3%.

Il calo interessa tutto il territorio su base sia congiunturale (Sud -9,5%, Nord Ovest -8,4%, Nord Est -7,6%, Isole -6,3% e Centro -3,9%) sia annua (Nord Ovest -40,6%, Centro -36,2%, Sud -32,5%, Nord Est -30,4%, Isole -27,6%, città metropolitane -39,5% e piccoli centri -31,7%).

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I dati del Friuli Venezia Giulia

In regione nel primo semestre del 2023 sono state effettuate 11.494 compravendite di unità immobiliari, delle quali 5.374 tra gennaio e marzo e altre 6.120 tra aprile e giugno. In particolare i contratti per immobili a uso abitazione sono stati la quasi totalità, vale a dire 10.880 nei sei mesi considerati. Il resto è suddiviso tra immobili per uso economico, 583 e a uso speciale, 31.

La variazione percentuale tra il primo semestre del 2023 rispetto al primo semestre del 2022 è negativa, pari al -13,6%. Veniamo alle richieste di mutuo ipotecario, sempre in Friuli Venezia Giulia. Nel primo trimestre del 2023 sono stati ufficializzati davanti al notaio 2.254 atti, altri 2.487 nel secondo trimestre, per un totale di 4.741 mutui tra gennaio e giugno dell’anno scorso. Se consideriamo tutto il Nord Est, come accennato, la flessione dei mutui è del 30,4%.

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Le quotazioni medie

Difficile fare una cifra sola quando si prende in considerazione la casa dei sogni. Tante, tantissime le variabili che incidono sul prezzo: città o paese, centro o periferia, nuovo o usato, disponibilità di servizi nel quartiere, grado di efficientamento energetico, spazi per il lavoro da casa, giardino o grande terrazzo e molto altro. Per non parlare delle differenze che riguardano le località turistiche, con Lignano, Grado e la montagna a fare da traino, anche ai prezzi.

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Secondo il sito internet specializzato immobiliare.it in regione, per la vendita, a gennaio 2024, la media del costo è di 1.563 euro al metro quadrato, con una forbice che va da un minimo di 1.255 euro al metro quadrato a 2.263 euro al metro quadrato. Se prendiamo il prezzo mediano, per un’abitazione di 100 metri quadrati, dovremmo quindi sborsare 155, 160 mila euro, o giù di lì, se prendiamo il prezzo più alto, potremmo arrivare a 220, 230 mila euro.

Nei quattro capoluoghi e nelle zone turistiche non si intavola nemmeno un discorso sotto i 1.200 euro al metro quadrato, mentre quotazioni inferiori si riscontrano nei piccoli centri, dalla Bassa alla pedemontana.

Se passiamo agli affitti, il fenomeno degli affitti brevi, per turisti o studenti, ha “gonfiato” il mercato. A fronte di una domanda sostenuta, c’è scarsità di offerta e così a Udine città si affitta a 9,29 euro al metro quadrato, in media. Cioè per un appartamento di 100 metri quadrati, circa 920 euro al mese.

In centro storico a Pordenone si raggiungono anche i 10,27 euro al metro quadro e a Trieste, nelle zone di maggior pregio (Grignano, Santa Croce e centro), si toccano gli 11,59 euro al m/q.