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Февраль
2024

Meloni a L’Aquila: “Noi con gli agricoltori prima della protesta di piazza” (video)

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La protesta degli agricoltori irrompe anche nella visita della premier Giorgia Meloni in Abruzzo per la firma del patto di Coesione con la Regione governata da Marco Marsilio, che andrà al voto tra meno di un mese. L’intesa, l’utilizzo del fondo di sviluppo e coesione,  poggia su basi solide ed è un impegno – sottolinea il governatore – che segnerà il prossimo decennio dell’Abruzzo. “Noi – dice alla presenza della presidente del Consiglio – abbiamo la responsabilità di spendere bene queste risorse per cambiare il volto della nostra terra”.

Meloni a l’Aquila: noi con gli  agricoltori prima delle proteste

Ma è la protesta dei trattori ad animare L’Aquila, nell’attesa dell’arrivo del premier. Che non si sottrae al confronto e rilancia.  “Prima che si scendesse in piazza, questo governo ha difeso il comparto agricolo da scelte che rischiavano di essere troppo ideologiche e perseguire la transizione ecologica con una desertificazione”. Così la premier alla cerimonia di Firma dell’Accordo governo-regione. Prima di entrare nell’Auditorium, si ferma (dopo essere chiamata per nome “Giorgia, Giorgia”) davanti a un sit-in di protesta organizzato da una ventina do lavoratori della Tecnocall, in protesta per la cassa integrazione decisa dall’azienda che opera nel settore dei call center. Accompagnata dal sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi e dal ministro Raffaele Fitto, ha ricevuto un documento con le loro ragioni messe nere su bianco.

La premier si ferma davanti a i manifestanti che la chiamano per nome

Anche il popolo dei trattori vuole parlare con la premier, vuole essere ascoltato dall’esecutivo. Dino Rossi, del Cospo Abruzzo, approfitta della presenza di Meloni per raggiungere lo staff del premier e consegnare al capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano, e al vicesegretario generale Marco Villanin un documento con le richieste alla base della rivolta i questi giorni. “Chiedono un tavolo rappresentativo – spiega Villani – ho ricordato la posizione del governo, da sempre vicina a questi temi. Ascolteremo le loro richieste, tentando di dare una mano”.

“I numeri sul Pnrr parlando chiari”

“Sono felice e ci tenevo tanto ad essere qui, anche se non nascondo che aver fatto Roma-Tokyo in 72 ore mi ha un po’ provata, forse divento troppo vecchia per fare queste cose”. Sono le prime parole di Meloni che ha un legame molto forte L’Aquila (“tanto da essere stata eletta qui parlamentare”). La città la ricambia della miniatura che rappresenta il rosone della Basilica di Collemaggio, dove sono custodite le spoglie di Celestino V. Dopo la battuta per rompere il ghiaccio, Meloni si concentra sulla capacità di spesa dell’Italia sul Pnrr. Un successo a con buona pace delle Cassandre. “Noi siamo stati accusati di voler far perdere risorse all’Italia, ma i fatti parlano chiaro e dicono altro. Anche sulla necessità che il Pnrr venisse rinegoziato, è stato descritto come qualcosa di pericolosissimo ma per noi era doveroso farlo. Oggi noi assegniamo all’Abruzzo 1,257 miliardi di euro e dei nuovi accordi siglati finora firmata questa è la quota più alta assegnata. Sono risorse importanti che vengono destinate al finanziamento di quasi 200 progetti”. Poi ricorda che i borghi sono luoghi che conservando la loro identità e garantiscono l’identità dell’Italia.  Non ci arrendiamo allo spopolamento di questi territori. Sappiamo che c’è’ ancora molto da dare e siamo pronti a farlo”.

Marsilio: oggi inizia un nuovo ciclo per l’Abruzzo

Marsilio, ringraziando il lavoro collegiale delle Regioni, i contributi del territorio, il ministro Fitto e il governo, ha parlato di una giornata “importante ed emozionante”, passando in rassegna le principali opere che si andranno a finanziare “per cambiare il volto dell’Abruzzo”. Il nuovo ciclo di programmazione mette a disposizione oltre 1200 miliardi. Che verranno spesi al 35 per cento per l’ambiente, il 27 per cento per trasporti e infrastrutture, il 17 per cento per la riqualificazione urbana il 7 per cento per il comparto della cultura. “Abbiamo rifinanziato – spiega Marsilio – tutte le opere de-finanziate sotto il covid. Non c’è mai stato nessuno scippo da parte di nessuno, nel periodo della pandemia abbiamo sostenuto imprese e territorio e abbiamo tenuto botta”. Poi l’annuncio di una notizia che va a colmare una ferita della città. “Il ministro Gennaro Sangiuliano, insieme al capo della struttura tecnica di missione, hanno individuato le risorse mancanti, i cinque milioni che servono per completare i lavori del teatro Stabile d’Abruzzo e restituire alla città un luogo degno e ricco di storia”. La sigla ufficiale dell’accordo di sviluppo e coesione con il presidente Marsilio si è svolta alla presenza di tutti i sindaci abruzzesi, dei parlamentari abruzzesi e dei sottosegretari D’Eremo e Bergamotto.  In discussione soprattutto la linea ferroviaria Pescara – Roma, un’opera strategica per la viabilità.

 

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