L’arrivo del Papa a Trieste non ferma il Perdòn di Barbana: si farà lo stesso giorno
GRADO Neanche l’arrivo del Papa a Trieste, in contemporanea, fermerà il Perdòn di Barbana. Anzi, semmai fa tornare alle origini gradesi la processione sull’isola e il suo santuario. Essendo il Pontefice presente a Trieste la prima domenica di luglio, il giorno 7, per chiudere, celebrando anche la solenne messa, la 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, promosso dalla Cei, nel capoluogo giuliano ci sarà sicuramente anche il vescovo di Gorizia, monsignor Carlo Maria Redaelli che di solito presiede il Perdòn de Barbana. Tuttavia, nonostante la presenza del Papa a Trieste, la processione del Perdòn de Barbana che si svolge, appunto, proprio la prima domenica di luglio, non si fermerà. Lo conferma anche dall’arciprete monsignor Nutarelli.
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Le antiche usanze
Dal 1237 e fino alla seconda guerra mondiale a presiedere il Perdòn de Barbana, la processione votiva dei fedeli gradesi, è sempre stato il parroco di Grado. Poi iniziarono le presenze dei Vescovi di Gorizia che da allora in linea di massima conducono la processione dalla partenza sino allo scioglimento del voto cioè dopo la celebrazione della Messa a Barbana, lasciando quindi all’arciprete di Grado di guidare il rientro e di recarsi in basilica per il Te Deum di ringraziamento.
E quest’anno si tornerà quasi certamente indietro nel tempo. Il vescovo sarà quasi certamente impossibilitato a essere presente.
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Processione regolare
A guidare la processione votiva della prima domenica di luglio, un appuntamento religioso dei fedeli gradesi ma che è diventato anche un momento di partecipazione di migliaia di turisti che assistono al passaggio del corteo imbandierato di barche, ci sarà, infatti, quasi certamente, l’arciprete di Grado, monsignor Paolo Nutarelli. La processione di Barbana si terrà, infatti, regolarmente, così come avviene ormai da moltissimi anni e con gli orari di sempre. Era il 1237 quando da queste parti incombeva una terribile pestilenza. I gradesi si votarono allora alla Vergine di Barbana per essere salvati e così è stato. Da allora immancabilmente ogni anno, anche durante le guerre seppur in questi casi solamente con una rappresentanza cittadina formata oltre che dal parroco dalle autorità comunali, il ringraziamento alla Vergine non è mai mancato.
A dire il vero il “perdòn”, quasi certamente fino al 1796, si svolgeva antecedentemente alla prima domenica del mese di luglio, quasi sempre durante la ““Pasqua rosada” di Pentecoste. Poi sempre la prima domenica di luglio. Come accadrà anche quest’anno, quando dal porto la “Regina del Mare”, la barca ammiraglia, mollerà gli ormeggi per trasportare la statua della Madonna degli Angeli, fino a Barbana. Il convoglio di barche imbarcherà poi i fedeli gradesi mentre i turisti potranno recarsi a Barbana con i mezzi pubblici.
La suggestione
A Barbana sarà celebrata la solenne messa votiva e quindi, dopo qualche momento di fraternità, si rientrerà nell’isola. Il 7 luglio il Papa atterrerà sicuramente a Ronchi dei Legionari per poi dirigersi a Trieste. Lo farà in macchina o in elicottero? Nella seconda ipotesi (a Ronchi c'è anche la sede di Elifriulia) sarebbe davvero bello che Papa Francesco potesse effettuare un sorvolo su Barbana come avvenne anni fa quando Papa Wojtyla fece cadere dall’alto un mazzo di fiori donato da una famiglia gradese che fu deposto ai piedi della Madonna del santuario della laguna gradese.
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