ru24.pro
World News in Italian
Январь
2024

Ciclabile di viale D’Annunzio: i tecnici difendono il progetto At chiede la corsia su strada

0

TRIESTe La futura pista ciclabile di viale D’Annunzio «così com’è stata progettata è la migliore versione possibile fra quelle prese in considerazione».

Parola dei tecnici comunali, interrogati nel corso della seduta della Sesta commissione di ieri, su proposta del consigliere Riccardo Laterza (At).

«La decisione finale è stata opportunamente soppesata tenendo conto delle varie alternative possibili – ha spiegato l’ingegner Nicola Falconetti –. L’abbiamo pensata sul lato sinistro perché su quel lato ci sono meno esercizi commerciali e vede una presenza più regolare di marciapiedi e sono già presenti due installazioni di bike sharing».

Per quanto riguarda i parcheggi, infine, «il bilancio è quasi in parità rispetto all’attualità perché parliamo di 4 parcheggi in meno in futuro su 150 stalli presenti lungo tutta la via».

L’assessore all’Urbanistica Michele Babuder ha quindi aggiunto che «su quella via sono presenti due soli esercizi commerciali con dehors, mentre qualsiasi altra soluzione avrebbe impattato sul traffico e sulla sicurezza dei ciclisti».

[[ge:gnn:ilpiccolo:14032379]]

Scelte non condivise appieno da Laterza il quale rileva la contraddizione fra l’intervento votato dalla giunta rispetto al biciplan, «dove era scritto di creare un percorso ciclabile su strada e non su marciapiede, in modo da poter percorrerlo a velocità maggiore. Una soluzione – suggerisce il consigliere civico – potrebbe essere quella di realizzare una corsia ciclabile in discesa sulla sede stradale con i parcheggi a spina di pesce orientati verso largo Sonnino».

[[ge:gnn:ilpiccolo:14032373]]

Presente in aula anche Federico Zadnich della Fiab che ha ricordato come «in discesa anche senza pedalare si possono raggiungere tranquillamente i 37km/h e con questo tipo di pista ciclabile non sarà possibile farlo, senza considerare che pedalare sulla sede stradale garantisce maggiore visibilità».

Opinione che non ha trovato d’accordo i consiglieri di maggioranza Stefano Vatta, Gabriele Cinquepalmi e Marcelo Medau (FdI), oltre al presidente di commissione Salvatore Porro, il quale ha ricordato per tutti che «la pista ciclabile non è un velodromo, quindi parlare di velocità sostenuta è preoccupante quando non si dovrebbero superare i 25km/h».

Se Štefan Cok (Pd) ha chiesto ai tecnici qualche numero in più sugli effettivi futuri utilizzatori del percorso ciclabile, Alessandra Richetti (M5s) ha avanzato dubbi sulla proposta del consigliere civico in quanto «incentivare la velocità dei ciclisti credo sia totalmente fuori luogo, in un momento come questo in cui si dovrebbe invitare alla prudenza». Infine, secondo Giorgio Sclip (Pf), «in una sede come quella di viale D’Annunzio si poteva osare qualcosa di più».