Risse e schiamazzi in corso Verdi a Gorizia: il giro di vite della Questura
GORIZIA Era stato annunciato un giro di vite. E il giro di vite c’è stato riguardo alla situazione “difficile” che si verifica, quasi giornalmente, all’interno della galleria dell’ex cassa di risparmio fra via Diaz e l’isola pedonale di corso Verdi. Troppe intemperanze, risse, danneggiamenti, schiamazzi. Con residenti e esercenti che non ne possono più.
[[ge:gnn:ilpiccolo:13976545]]
L’identificazione di 1.050 persone
La Polizia di Stato, come annunciato dal questore Luigi di Ruscio, ha puntato i riflettori sull’area, tant’è che i quotidiani servizi di prevenzione e di controllo si sono ulteriormente intensificati nell’ultimo trimestre a seguito delle segnalazioni raccolte anche dal nostro giornale e evidenziate, a più riprese, in Consiglio comunale. Nel mirino, i ripetuti episodi di disturbo verificatisi nella zona pedonale.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14033277]]
Il personale delle Volanti ha proceduto, così, all’identificazione, negli ultimi tre mesi, nel quadrilatero delle vie cittadine interessate che comprende le adiacenze del parcheggio di via De Morelli e la galleria di corso Verdi, ben 1.050 persone. Di queste 256 sono risultate con precedenti nelle banche-dati delle forze dell’ordine. Tra queste, è stato possibile individuare la frequenza di molti minorenni, in prevalenza stranieri, a volte provenienti dai centri limitrofi o addirittura da altre province. Quello era ed è diventato un punto d’incontro.
La Divisione di polizia anticrimine della Questura ha esaminato i relativi atti e ha immediatamente avviato, nei confronti dei giovani identificati come «responsabili di atti di degrado urbano e condotte di disturbo» per la fruizione delle vie cittadine del centro storico di Gorizia, i procedimenti per l’emissione del cosiddetto Daspo urbano, provvedimento di competenza esclusiva del questore che comporta per i destinatari il divieto di accesso a particolari aree e pubblici esercizi per un periodo da uno a tre anni.
I primi cinque provvedimenti
Entrando nello specifico, tali misure («attuate in un’ottica di prevenzione» sottolinea testualmente la Questura) mirano a scongiurare il verificarsi di più gravi condotte, penalmente rilevanti, come quelle registratesi nella serata del 4 gennaio scorso nell’area esterna di un bar del centro di Gorizia, quando quattro minori stranieri e un maggiorenne italiano hanno dato vita ad una rissa per futili motivi. In tale occasione, il possibile degenerare dei fatti era stato scongiurato dall’intervento della Polizia locale e delle Volanti della Questura. Rissa sedata nell’immediato ma l’attività d’indagine svolta ha permesso di denunciare all’autorità giudiziaria le persone coinvolte per il reato di rissa. E per queste 5 persone sono stati avviati i provvedimenti.
L’approccio del questore e le parole di Del Sordi
«L’atteggiamento - specificò il questore in un incontro con la Confcommercio - deve essere educativo e correttivo e, solo in ultima istanza, punitivo. Procederemo all’identificazione di questi soggetti. Esistono strumenti come l’ammonimento o il Daspo. Altrettanto importante è il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei genitori e, nell’eventualità, degli enti affidatari».
Un commento arriva anche dall’assessore comunale alla Sicurezza, Francesco Del Sordi. Rimarca: «Sono molti mesi che monitoriamo la situazione con la Polizia locale e l’ausilio della vigilanza privata in collaborazione con le altre forze dell’ordine. L’impulso iniziale è giunto dagli esercenti della zona e da diversi residenti che lamentavano problemi di ordine pubblico che abbiamo prontamente riferito al prefetto e al questore. Sono soddisfatto che abbiano compreso l’allarme sociale che stava provocando il fenomeno. Numerosissimi sono stati i nostri interventi e le conseguenti sanzioni amministrative» Gratitudine viene espressa anche dal sindaco Ziberna.
RIPRODUZIONE RISERVATA