Morto l’operaio di 46 anni caduto da una scala nel poligono del 13° Reggimento a Gorizia
GORIZIA È morto dopo quasi due settimane di ricovero il 46enne caduto da un’altezza di circa due metri mentre eseguiva un intervento di manutenzione all’interno del poligono di tiro del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.
La notizia della morte di Roberto Conci, è rimbalzata a Gorizia da Trento, sua città di origine. Sposato, padre di due figli (13 e 7 anni), Conci viveva a Fraveggio, frazione del comune di Vallelaghi. Era titolare e socio della Cdm Sistemi di Trento, un’azienda che si occupa di domotica e di impianti speciali.
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L’incidente
L’incidente era avvenuto il 17 gennaio all’interno dell’area d’addestramento del 13° “Fvg” di via de’ Brignoli, laterale a fondo cieco di via Trieste. Secondo quanto emerso, la caduta dalla scala è avvenuta mentre Conci stava lavorando sui carrelli delle sagome di tiro. L’impatto al suolo è stato violento ed è avvenuto di testa. Subito le sue condizioni sono apparse gravi. Il 46enne elettricista trentino aveva riportato un trauma cranico facciale.
Prima trasportato in ospedale a Gorizia in codice giallo, era stato poi trasferito con l’elicottero a Cattinara in codice rosso e le sue condizioni erano state poi definite «piuttosto serie», tanto che la prognosi non è mai stata sciolta e ieri, dopo una lotta di 12 giorni nel reparto di terapia intensiva, è arrivata la notizia del suo decesso. La famiglia ha dato il consenso all’espianto degli organi.
Morte sul posto di lavoro
Sul posto, oltre al personale dell’emergenza inviato dalla centrale operativa regionale del soccorso, era arrivato un medico dell’Azienda sanitaria. Era stato affidato proprio al medico di Asugi il compito di ricostruire le cause di quanto accaduto. Per opportunità, era stata attivata anche la Polizia di Stato, ma fin dall’inizio era stata esclusa la responsabilità di terzi. Quello che inizialmente era un incidente, si è ora trasformato in una morte sul posto di lavoro.
Quel giorno, in via Trieste, nel breve tratto di strada che separa l’accesso carraio della caserma “General Cascino”, sede del 13° Reggimento Fvg, e la laterale via de’ Brignoli, strada che conduce all’area d’addestramento militare, c’è stato un continuo via vai di mezzi di servizio dell’Arma.
Chi era
Conci veniva spesso a Gorizia per lavoro. Le sue trasferte erano mensili, ma a fine giornata tornava sempre a casa dalla famiglia. Descritto come una persona solare e di compagnia, sempre disponibile, era anche un grande lavoratore. Sul suo profilo Facebook si descriveva così: «Sono un Artigiano con la passione per lo sport motori e Amici con la A».
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