Prestanomi e società, altri guai per il mantovano Pier Vittorio Belfanti
![Prestanomi e società, altri guai per il mantovano
Pier Vittorio Belfanti](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2024/01/30/201454778-eaab2383-c77d-4f08-94b6-c09fed416679.jpg)
foto da Quotidiani locali
Un altro guaio per Pier Vittorio Belfanti, l’imprenditore ex re dei ristoranti. Martedì mattina la giudice per le udienze preliminari Arianna Busato lo ha rinviato a giudizio con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori. Via al processo il 9 settembre. Si tratta dell’ennesimo capitolo sui maneggi individuati dalla Procura delle società di Belfanti, attualmente rinchiuso nel carcere milanese di Bollate. In questo procedimento si fa riferimento a una società, l’Immobiliare Morelli, che l’imprenditore avrebbe intestato in modo fittizio a due prestanomi, due “teste di legno” che gli avrebbero consentito di intascare ingenti gruzzoli invisibili alle tasse.
La Morelli è da tempo sotto i fari della Guardia di finanza di Mantova che aveva eseguito complessi accertamenti economico finanziari riscontrando, nel periodo 2002-2017, una netta sproporzione tra i redditi dichiarati, da lui e dal nucleo familiare, rispetto ai beni posseduti. Anche per interposta persona fisica o giuridica, in poche parole in presenza di prestanomi.
In definitiva Belfanti avrebbe avuto un tenore di vita e una disponibilità di beni non compatibili con gli esigui redditi dichiarati. La Procura di Brescia a quel punto aveva proposto il sequestro dei beni per sette milioni di euro. Una decisione poi annullata dalla Cassazione. I sequestri riguardavano cinque società: Tre di commercio di auto, la Ktm Service, la Mediaservice e la Formula Wagen; l’Immobiliare Morelli sas e infine la Ghisiolo srl Costruzioni.