Di che cosa è accusata Ilaria Salis: fa parte della banda del martello, Internazionale del terrore
A leggere alcune cronache dei giornali italiani, Ilaria Salis, a processo in Ungheria insieme ai suoi presunti complici, sarebbe una via di mezzo tra Sacco e Vanzetti e la “maestrina” della penna rossa da libro Cuore. La 39enne milanese sarebbe stata teletrasportata misteriosamente dall’Italia a Budapest, per poi finire coinvolta in un complotto ordito da Orban contro gli antifascisti.
Ieri la procura di Budapest ha chiesto 11 anni di carcere per Ilaria Salis, l’attivista antifascista arrestata con l’accusa di aver partecipato a un’aggressione a militanti neofascisti nella capitale ungherese Per avere un quadro più realistico conviene leggere le cronache dei giornali stranieri. Secondo la Bild, la Salis, è accusata di far parte di un’organizzazione terroristica criminale con sede in Germania, la Hammer band (la banda del martello) che aggrega estremisti di sinistra da tutta Europa compie agguati contro esponenti e simpatizzanti di estrema destra.
Il quotidiano ungherese Magyar Nemzet cita tra i capi dell’organizzazione Lina Engel e Johann Guntermann: (Engel è stato recentemente condannato a cinque anni per aggressioni in Germania, il suo compagno di vita e padre spirituale della banda, Guntermann, è in fuga dal 2020). La banda, compresi gli imputati, intendeva prendere parte a manifestazioni e manifestazioni con attacchi violenti per condurre una battaglia ideologica contro i simpatizzanti dell’estrema destra,
Ilaria Salis e la “banda del martello”
Budapest Today riportava nel febbraio 2013 che una serie di aggressioni violente ha seminato il terrore per le vie di Budapest. «La prima aggressione è avvenuta giovedì 9 febbraio, in piazza Fővám, nel centro della città, dove tre cittadini polacchi sono stati aggrediti da una banda di sette o otto persone: li hanno investiti e poi hanno iniziato a colpirli con martelli e altri strumenti. L’aggressione è durata un minuto, al termine del quale i membri del gruppo si sono dati alla fuga. Due delle tre vittime hanno riportato ferite gravi e fratture.
L’atrocità successiva è avvenuta il giorno successivo, 10 febbraio, quando un ungherese è stato attaccato alle spalle a Gazdagrét. Lo stesso giorno, nelle ore serali, una coppia ungherese è stata aggredita in Bank Street nel Distretto V e una coppia tedesca nel Distretto I. Dalle indagini è emerso che gli aggressori hanno seguito a lungo ciascuna vittima, alcuni di loro hanno viaggiato con loro con i mezzi pubblici, con diversi trasbordi».
Procaccini (FdI): “È partita dall’Italia per andare ad aggredire altre persone”
«Avrei da fare delle considerazioni rispetto al fatto che una persona parta dall’Italia per andare ad aggredire altre persone all’estero. Però questa è una polemica che mi riservo di fare in altri momenti, perché credo che ora si debba tutelare Ilaria. Poi dopo si possono fare altre considerazioni. In questo momento, però, viene prima la dignità di Ilaria». Questo il commento ad Agorà su Rai Tre di Nicola Procaccini, europarlamentare di Fdi e copresidente del gruppo Ecr, a proposito della detenzione in Ungheria di Ilaria Salis.
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