Il nuovo progetto “La città dei matti” a Gorizia sul patrimonio lasciato da Basaglia
GORIZIA. Era il 1961. All’ospedale psichiatrico di Gorizia arrivò un nuovo direttore: si chiamava Franco Basaglia e, al suo fianco, c’era la moglie Franca Ongaro. Entrambi hanno avuto un ruolo fondamentale nella rivoluzione che ha portato alla legge 180 che, nel 1978, sancì la chiusura dei manicomi italiani. Gorizia svolse un ruolo fondamentale, al pari di Trieste. Premessa doverosa per arrivare al dunque. Perché Basaglia, la sua storia, la sua rivoluzione dovranno essere uno dei “cuori” della Capitale europea della cultura.
Il progetto in costruzione
“La città dei matti”. Si intitola così l’ambizioso progetto che guarda a Go!2025 ed è stato elaborato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia.
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L’obiettivo è la realizzazione di iniziative di valorizzazione del Parco Basaglia e di altri luoghi della città significativi, oltre all’organizzazione di un convegno sui temi della nuova psichiatra in un’ottica di “attualizzazione” dei temi cari allo psichiatra e neurologo vissuto a Gorizia. Ne parliamo oggi perché la Giunta comunale ha approvato una delibera di indirizzo attraverso la quale chiede al servizio attività culturali della Direzione centrale cultura e sport della Regione Fvg un finanziamento per poter concretizzare quest’iniziativa che vuol accendere i propri riflettori su “paradossi e follie” del mondo di oggi, partendo dalla rivoluzione culturale che, 45 anni fa, caratterizzò la riforma della psichiatria partita proprio da Gorizia.
Franz Xavier Messerschmidt e le follie di oggi
L’altro obiettivo è quello di riflettere - dettaglia l’assessore comunale a Go!2025, Patrizia Artico - «sull’evoluzione della riforma basagliana con un confronto a più voci, facendo emergere le nuove forme di disagio che caratterizzano la società attuale come i problemi psicologici determinati dal Covid-19, guerre, migrazioni».
Interessante il collegamento all’intreccio fra arte e follia che trova espressione straordinaria nelle “Teste di carattere”, partorite dagli incubi e dalle paranoie dello scultore tedesco Franz Xavier Messerschmidt vissuto a fine Settecento. L’artista, allora, guardandosi allo specchio, si pizzicava con forza in diverse parti del corpo, atteggiando il volto in una serie di smorfie, attraverso le quali riusciva a dominare la forza malvagia che lo tormentava, da lui chiamata «spirito delle proporzioni».
Le esperienze itineranti
Ma il progetto contempla anche “esperienze itineranti” lungo le vie e le piazze di Gorizia. I personaggi saranno rappresentanti da giovani universitari e da pensionati con le parti preparate dalla compagnia Fierascena.
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Detto del convegno internazionale sulla nuova psichiatria da svolgersi al Teatro Verdi, l’idea è di “costruire” visite guidate tematiche e itinerari in parte teatralizzati che, partendo dal Parco Basaglia, guideranno i partecipanti lungo altri luoghi simbolici di Gorizia in collaborazione con Fierascena e La Collina e con il coinvolgimento della Fondazione Coronini Cronberg. Tante idee e tante iniziative: grazie alla collaborazione con Franco Perazza, per molti anni direttore del Dsm, curatore del progetto transfrontaliero di salute mentale del Gect e incaricato dalla Azienda sanitaria della valorizzazione del comprensorio, verrà proposta una visita al “Posto delle fragole” a Trieste quale esempio positivo e innovativo di inclusione e rigenerazione urbana.
Non mancheranno le esperienze immersive, molto in voga in questo periodo, con l’ausilio della multimedialità. L’idea è di far “immergere” il visitatore nelle atmosfere di quella che fu la rivoluzione basagliana.
Il parco tematico culturale
L’epicentro di ogni iniziativa, come è logico sia, dovrà essere il Parco Basaglia: l’obiettivo è di andare verso la creazione di un “Parco tematico culturale” fortemente attrattivo, in termini turistici, anche dopo il 2025. La sua collocazione, a ridosso del confine con la Slovenia, favorirà l’arrivo dei visitatori da oltre frontiera, attratti anche dalla realizzazione di un “pacchetto” di visite guidate in lingua slovena, friulana e inglese. Vien da sé il coinvolgimento del GectGo e di Promoturismo Fvg perché un altro degli obiettivi è di realizzare dei pieghevoli in cui si riporteranno sia il programma delle iniziative sia la storia del Parco Basaglia e dell’ex manicomio.
La volontà, più globalmente, è quella di promuovere e coordinare una serie di eventi non soltanto per ricordare questo straordinario medico e il suo “ribaltamento” dell’allora “mondo dei matti”, ma anche di gettare uno sguardo nella psichiatria del futuro con ospiti nazionali e internazionali a confronto, di presentare pubblicazioni che vanno in questa direzione e di raccontare l’intreccio fra follia e salute mentale attraverso l’arte e lo spettacolo.