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Январь
2024

Lissia: «Trasparenza e inclusione». Folla al debutto del candidato dem

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PAVIA. Sala del Consiglio comunale gremita per la prima uscita pubblica di Michele Lissia, candidato del centrosinistra alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimi. Accanto all’esponente dem, tutti i rappresentanti di partiti e liste civiche che hanno dato vita al tavoloper creare a Pavia l’alternativa al centrodestra.

Parole d’ordine

Lissia, 42 anni, giunto a Pavia nel 2000 da Calangianus, laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, ha scandito quelle che saranno le parole d’ordine della sua corsa a palazzo Mezzabarba: trasparenza, legalità e inclusione dei cittadini nelle decisioni più importanti. Ha citato Virginio Rognoni (strappando un applauso): «Si amministra con il giornale in una mano e il libro nell’altra, leggendo la cronaca della vita quotidiana dei cittadini e studiando per giungere alle soluzioni migliori».

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Maurizio Lazzari (Italia Viva) ha rammentato i tanti che non credevano possibile un accordo tra forze politiche di matrici così diverse. «Rilanciare la città rispetto alla mala gestione di Fracassi che l’ha abbandonata a sè stessa», è stato invece lo slogan di Luca Testoni (Alleanza Sinistra italiana/Verdi). Tommaso Bernini (Azione) ha riassunto l’impegno a fianco di Lissia così: «C’è bisogno di fare tornare a sognare i pavesi», aggiungendo che il suo partito non fa politica “contro” ma “per” qualcuno, mentre Mayra Paolillo, vice segretaria del Pd, ha sottolineato il passo indietro fatto da Lissia nel momento in cui la sua candidatura è divenuta una prospettiva concreta». Alice Moggi (Pavia a colori) ha precisato: «La differenza con chi governa non è ideologica, ma di stile. Questa è un’amministrazione arrogante e prepotente che non sa ascoltare i cittadini». Roberto Rizzardi (Cittadini per Pavia) ha ringraziato «chi ha fatto intelligentemente un passo indietro per poter dare un contributo a Michele». Sul versante del Movimento 5 stelle, Vincenzo Nicolaio ha sottolineato come Lissia sia stata la persona che «è riuscita a tenere unito il tavolo» del centrosinistra e, in riferimento alle diverse sensibilità della coalizione, ha aggiunto: «La diversità è un fatto importante, è l’uniformità a essere sempre un fatto negativo». Infine Rodolfo Faldini (Gruppo misto) ha puntualizzato: «IO sono più spostato verso il centro, ma la mia presenza vuole essere di sprone a tutti quanti si sentano delusi dal centrodestra».

Protagonisti e gente comune

Nella sala Consiglio del Mezzabarba, per tutta la durata della conferenza stampa, si sono affollati volti noti della politica cittadina e tante persone comuni. A seguire il “debutto” di Michele Lissia, ad esempio, c’era Andrea Albergati, ex sindaco, componente del comitato dei saggi del Pd e autore di un endorsement all’ex senatore Daniele Bosone, Giorgio Maini, sindaco di Pavia dal 1980 al 1986 e Milena D’Imperio, ex vice presidente dell’amministrazione provinciale.

Ma anche tanti esponenti dei comitati cittadini che si stanno battendo contro il Piano di governo del territorio voluto dall’amministrazione Fracassi e altri che appartengono ad associazioni che auspicano una mobilità cittadina che non abbia sempre e solo l’automobile al centro. Il candidato Lissia si è accomiatato garantendo che a breve verrà presentato pubblicamente il programma che accomuna la coalizione. Programma che trae le proprie origini anche dall’incontro con i pavesi, il 17 giugno scorso ai giardini Malaspina. —

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