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Январь
2024

Jihad in Europa: l'attenzione è sulla Spagna

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La lotta contro il jihadismo in Spagna sta attraversando un momento cruciale che non può essere attribuito né all'intensificarsi delle operazioni di polizia, né all'adozione di nuove e particolari tecniche di sorveglianza.

Invece, è lo stesso jihadismo, in evoluzione autonoma nel paese, a muovere un passo avanti senza dimenticare che secondo le stime più recenti, tra il 2012 e il 2019 dalla Spagna sono partiti per combattere in Siria e Iraq tra circa 100 foreign fighters. Le azioni condotte nel 2023 dalla Polizia Nazionale e dalla Guardia Civil, con l'arresto di 77 sospetti terroristi in 35 operazioni, evidenziano che gli agenti coinvolti in questa lotta non stanno più affrontando solo reclutatori o portavoce di Daesh. Negli ultimi 12 mesi, si è verificata un'inversione di tendenza, con i terroristi ora pronti a passare all'azione. La pianificazione e l'esecuzione di attentati in Spagna, insieme alla loro organizzazione per compierli in altri paesi con un richiamo esplicito allo jihad, e l'acquisizione di armi o giubbotti antiproiettile rappresentano le nuove sfide dello jihadismo.

Una tendenza preoccupante registrata nel 2023 è l'aumento degli arresti di adolescenti, suggerendo che questa fascia di età sia diventata terreno fertile per il reclutamento, secondo uno degli agenti intervistati da El Mundo. È stata osservata anche la presenza di giovanissimi nelle cellule smantellate durante le operazioni di polizia antiterrorismo.Il livello di allerta 4, attivato in Spagna in cinque occasioni su cinque dal 26 giugno 2015, è stato spesso il risultato dell'accelerazione da parte dei detenuti nella ricerca di armi, nella pianificazione di attentati e nell'approvvigionamento di manuali di esplosivi, anche in assenza di data e luogo specifici. L'effervescenza del jihadismo ha tenuto la Spagna in uno stato di allerta elevato, evidenziando che l'iniezione di queste ideologie nel paese sta raggiungendo nuovi livelli. Un esempio di ciò è emerso in una recente operazione condotta dal Commissariato Generale di Intelligence (CGI) della Polizia Nazionale, che ha portato a diversi arresti. Di particolare rilievo è stato l'arresto di un insegnante di una scuola coranica in Estremadura, trovato in possesso di manuali per l'indottrinamento dei bambini classificati per età e contesto. Questo individuo nascondeva anche un quaderno manoscritto su come fabbricare esplosivi, intitolato «Cómo formar a un niño para que sea un buen jihadista» (Come addestrare un bambino a diventare un buon jihadista), contenente istruzioni e immagini di carri armati e armi come i kalashnikov, suddivise per età (7, 8, 9 o 10 anni). Questa operazione è stata innescata dal piano di uno dei detenuti di perpetrare un «grande attentato» in Francia con la collaborazione di un uomo di origine magrebina residente in Spagna, conosciuto tramite i social network. Gli agenti, oltre a sequestrare munizioni, un'ascia e manuali di esplosivi, hanno arrestato immediatamente un individuo che istigava direttamente all'attacco contro gli agenti di polizia, presentandosi come «sicario di Allah» e gestendo diversi profili sui social network in cui diffondeva discorsi minacciosi contro le autorità, soprattutto polizia e militari. Un altro individuo, arrestato alla fine del 2023, ha seguito lo stesso schema, incoraggiando attentati su vasta scala e diffondendo materiale terroristico violento e glorificante attraverso i social network. Quando ha inasprito il suo discorso radicale e ha parlato di «attaccare in Spagna» gli agenti hanno proceduto all'arresto. Un altro esempio del cambiamento nello jihadismo in Spagna si è verificato lo scorso ottobre in Catalogna, quando è stato individuato il cosiddetto «Califfo». Questo individuo ha creato e gestito diversi gruppi online per indottrinare i giovani al jihadismo, promuovendo apertamente la causa terroristica. Il monitoraggio ha portato all'identificazione di altri membri della cellula, giovani interconnessi, alcuni dei quali si sono addirittura sposati con l'approvazione del leader, intensificando la loro radicalizzazione e promuovendo la violenza «per recuperare Al-Andalus e ripristinare il Califfato». La sua intensa attività fisica, il desiderio di agire e la ricerca immediata di armi hanno portato a un'altra operazione alla fine dell'anno, con la scoperta di quasi 400.000 utenti che seguivano il «Califfo» online, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sulla portata dell'influenza della propaganda jihadista.

Delicatissima poi la situazione nelle carceri come si legge nei «Cuadernos» del Centro Memoriale delle Vittime del Terrorismo: «Le carceri sono una potenziale fonte di radicalizzazione violenta dei detenuti che non sono stati ammessi per reati di terrorismo». In effetti, all'inizio del 2023, il numero di detenuti nelle carceri spagnole inclusi in uno dei gruppi di controllo dell'islamismo radicale ammontava a 173. Il gruppo più numeroso, composto da 80 detenuti, era incluso nel file chiamato FIES-A, in cui si contano i detenuti, in custodia cautelare o condannati, che sono entrati per reati di terrorismo islamico. A quasi trenta imam è stato vietato di entrare nelle carceri spagnole per fornire assistenza religiosa ai musulmani che rimangono in carcere dopo essere stati classificati come estremisti dai servizi di intelligence delle Forze di Sicurezza dello Stato e del Corpo. I leader religiosi sono nel mirino dei servizi di sorveglianza anti-jihadisti spagnoli. A riprova di ciò, inoltre, nel solo 2023 sono stati arrestati altri tre imam. In realtà si trattava di due imam più un terzo che, in realtà, si spacciava per imam senza esserlo. Infine mentre scriviamo si apprende un rifugiato siriano di 17 anni, con una sorella di 8 anni e apparentemente integrato nel villaggio, anche se con comportamenti violenti stato arrestato dall'operazione lunedi una casa a a Montellano ( Andalusia). Fonti dell'inchiesta hanno assicurato che il giovane teneva in casa materiale esplosivo, anche se non hanno specificato di che tipo di ordigni si trattasse e se il ragazzo stesse costruendo una bomba artigianale seguendo un manuale trovato su internet.