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Январь
2024

Istria e Quarnero nella morsa del gelo

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FIUME L'allarme maltempo lanciato tramite sms dalla Protezione civile di Zagabria nelle giornate di giovedì e venerdì e pervenuto a tutti i cellulari croati, ha scioccato non poco per la sua drammaticità la popolazione, specialmente i giovanissimi. Sulle reti sociali e su diversi media sono apparse critiche contro quello che era stato definito il catastrofismo meteo, ma poi – visto quanto successo ieri – si sono ricreduti in tanti sull’opportunità di mettere in guardia la cittadinanza per l’arrivo di neve, bora forte e condizioni più che precarie per il traffico stradale e quello marittimo.

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La neve

L'allarme si è rivelato più che giustificato, con la neve (in taluni casi si è trattato di bufere) che in alcune aree della Croazia è caduta per ore, al punto da formare coltri spesse più di 35 centimetri. È nevicato anche a Fiume, città ormai disabituata da anni a questo fenomeno meteo, visto che l'ultima nevicata di un certo rilievo risaliva al 2012, anno dopo il quale si era registrata al massimo qualche spruzzata. Ieri invece l’intera città è stata imbiancata, al di fuori delle strade rimaste normalmente percorribili.

Non così invece nell'entroterra di Fiume, con traffico reso difficoltoso dal manto bianco, specie nelle parti alte dell'Abbaziano, Castuano, Grobniciano e lungo la vecchia strada che scavalca il Monte Maggiore. La neve ha interessato anche diverse località dell'Istria, come Albona, Pinguente, Fianona, Lanischie, Gimino, Abrega, Stanzia Grande, Sbandati e poi il Pisinese e la Cicceria, quest'ultima investita da una autentica tempesta di neve.

Raffiche a 100 km/h

Restando nella penisola istriana, la bora ha sradicato alberi a Pomer, Lavarigo e Monticchio, senza per fortuna causare danni a uomini e cose. Il vento da nord-est, con raffiche che hanno superato i 100 chilometri orari, ha provocato non poche interruzioni e limitazioni al traffico su gomma. Il segmento San Rocco – Possedaria dell'autostrada Dalmatina è stato completamente chiuso per le violente e persistenti raffiche, così come off-limits è stato il tratto di Litoranea adriatica fra Segna e Santa Maria Maddalena.

Sono rimasti aperti alle sole automobili i ponti di Veglia e Pago, il troncone dell'autostrada Fiume – Zagabria, fra Kikovica e Delnice, la Scurigne – Orehovica, che fa parte della tangenziale fiumana e la Novi Vinodolski – Segna, sempre lungo la Litoranea.

Traghetti fermi

Molto difficile la situazione in mare a causa del moto ondoso e della bora. Tutti fermi i traghetti delle linee Prizna (terraferma) – Žigljen (Pago), Valbisca (Veglia) – Loparo (Arbe) e Stinica (terraferma) – Mišnjak (Arbe).

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