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Январь
2024

Palazzo Carciotti a Trieste, c’è l’offerta top secret di Generali

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TRIESTE Come preannunciato, attorno alle 12.30 di venerdì Aldo Mazzocco, leader del comparto immobiliare delle Generali, ha consegnato al sindaco Dipiazza l’offerta “vincolante” d’acquisto per palazzo Carciotti.

Un primo cittadino, insolitamente blindato, che non ha voluto fornire cifre sulla proposta formulata dalla compagnia. Ha però detto che avrebbe al più presto preso una serie di contatti con pubblici organismi, tra cui l’Agenzia delle entrate, per una presumibile verifica della congruità dell’offerta. O meglio, per comprendere se la proposta Generali è accoglibile in relazione alla quotazione del palazzo, scesa dai 22,7 ai 14,9 milioni odierni. Dipiazza ha comunque aggiunto che sull’offerta presentata ritiene esserci «margine di confronto».

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Alcune considerazioni

Alla luce di queste stringate indicazioni, si possono azzardare alcune prudenti considerazioni. La prima è che il contenuto della busta Generali non doveva essere entusiasmante: il Leone aveva già scritto in autunno che i 14,9 milioni della quotazione municipale erano “incompatibili” con le valutazioni dei tecnici del gruppo. E questo Dipiazza lo aveva ben presente, tant’è che a più riprese aveva sottolineato come la previsione d’investimento del gruppo, nell’ordine di una settantina di milioni, avrebbe ampiamente ripagato il “sacrificio” comunale in termini di incasso.

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La seconda considerazione è che la proposta si sia probabilmente rivelata più bassa di quella prevista dal sindaco. Di quanto? Inutile smarrirsi nei meandri delle ipotesi, ma si può pensare che siamo sotto i 10 milioni. E questo farebbe capire il giro degli uffici pubblici di cui parlava il sindaco.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) Palazzo Carciotti]]

Procedura di evidenza pubblica

Terza osservazione: va chiarito che, anche qualora il Municipio considerasse positivamente la proposta, l’acquisto da parte delle Generali non risulterebbe automatico, nel senso che sarebbe necessaria una procedura di evidenza pubblica. Questo passaggio avrebbe l’offerta delle Generali come riferimento per eventuali concorrenti? Fonti comunali dicono che questo non è stato ancora esaminato.

Sei anni di iter

La strada per piazzare il Carciotti è, da quasi sei anni a questa parte, piena di curve e non è difficile comprendere perché. Dimensioni, età (più o meno 220 anni), condizioni di conservazione, fondamenta in mezzo all’acqua delle antiche saline rendono la prestigiosa casa-magazzino di Demetrio Carciotti, disegnata da Matteo Pertsch e Giovanni Righetti, un argomento affascinante ma scomodo.

Non è casuale che il palazzo neoclassico abbia attraversato 4 esperimenti d’asta, due ribassi della quotazione, un invito alla licitazione privata senza trovare acquirenti. Un lungo elenco di candidati o presunti tali si è affacciato sulle Rive ma poi, al momento decisivo, ha tagliato la corda. Anche grandi soggetti pubblici come Invimit se l’erano squagliata.

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