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Январь
2024

L’operazione “Strade sicure” riparte: in regione è previsto l’arrivo di 385 militari

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L’operazione “Strade sicure” riparte:

in regione è previsto l’arrivo di 385 militari

foto da Quotidiani locali

In Friuli Venezia Giulia opereranno 385 dei 6.800 militari coinvolti nell’operazione “Strade sicure” per il 2024.

Si tratta di un incremento di un’ottantina di unità rispetto all’anno scorso in regione e di 1.400 su tutto il territorio nazionale. Trieste conterà su 185 divise (+20), Udine su 110 (+30), Gorizia su 90 (+30). All’asciutto il Pordenonese, considerata evidentemente area più sicura, anche se il senatore Marco Dreosto non esclude che, se necessario, qualche rinforzo all’attività ordinaria delle forze dell’ordine possa arrivare in un secondo momento.

Il progetto

“Strade sicure” è un progetto attuato ininterrottamente dal 2008, in relazione alle esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo e attraverso l’impiego di personale dell’esercito che agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza.

I fondi inseriti nella Legge di bilancio 2023 hanno garantito l’anno scorso la presenza di oltre 5mila militari, un contingente ora aumentato. «Segnale concreto dell’attenzione che il governo sta rivolgendo alle richieste di maggiore vigilanza e prevenzione nelle nostre città», dichiara il ministero dell’Interno Matteo Piantedosi richiamando anche «l’impegno dell’esecutivo, sin dal suo insediamento, per incrementare le assunzioni nelle Forze di polizia, che sta consentendo una significativa inversione di tendenza rispetto all’aggravamento delle carenze in organico registrato negli anni precedenti».

L’arrivo dei 385 militari previsti per il Fvg non stupisce l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti. «Ne avevo parlato privatamente con il ministro Piantedosi e con il sottosegretario Nicola Molteni e mi era stato annunciato lo sforzo per un territorio che si trova nella necessità di presidiare ancor più di prima un confine interessato dalla sospensione di Schengen e, nel contesto internazionale che stiamo vivendo, i siti sensibili delle nostre città».

«Un importante segnale a tutela della sicurezza – aggiunge il senatore Dreosto della Lega – grazie all’impegno del ministro Piantedosi e del sottosegretario Molteni che hanno avuto una particolare attenzione per il Fvg anche in seguito agli ultimi incresciosi avvenimenti di violenza avvenuti a Tarvisio che ho personalmente denunciato agli esponenti di governo. Ancora una volta, una risposta concreta a un’esigenza reale dei cittadini. Per la Lega, la sicurezza è e resta una priorità dell’azione politica».

Italia e Nordest

In un’operazione che piazza tra l’altro 800 militari a presidiare le stazioni ferroviarie di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari e dei maggiori capoluoghi del Paese, 1.394 complessivamente nella capitale, 801 a Milano, 774 a Napoli, 593 a Torino, 144 a Firenze, 141 a Bari, 125 a Bologna, il Veneto conterà 86 tra uomini e donne dell’esercito nelle sue città, di cui una cinquantina a Venezia, «specialmente in quei luoghi critici come le stazioni – commenta il governatore Luca Zaia – che sempre più spesso vengono prese d'assalto dall'audacia e dalla sfrontatezza di borseggiatori ai danni di anziani, turisti e viaggiatori. Questa è la concretezza di cui abbiamo bisogno e che dimostra come la sicurezza è, e sarà sempre, una delle nostre priorità».

«Dopo anni di tagli dei governi di sinistra, un nuovo impegno mantenuto dal governo e dal ministero dell’Interno che oggi considerano la sicurezza una priorità, vera precondizione per lo sviluppo e il rilancio del Paese», le parole del sottosegretario leghista Molteni.