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Январь
2024

Meno reati, ma 483 arresti e 145 chili di droga sequestrati: il trend del crimine nella provincia di Mantova 

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Meno reati, ma tanta droga e un boom di arresti. In aumento anche furti e rapine. È il quadro che emerge dall’analisi sull’andamento della delittuosità nel 2023 nel provincia di Mantova, tratteggiata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Con un’indicazione rispetto al futuro prossimo a partire dal modello del comune capoluogo, dove le cose vanno meglio che nel resto della provincia.

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I reati

Assumendo come termine di confronto il 2019 pre-Covid, nel 2023 diminuisce del 10% il numero dei reati, che cala da 12.751 a 11.514, in linea con il dato dei due anni precedenti.

Merito anche dei servizi di prevenzione e controllo del territorio a opera delle forze dell’ordine, aumentati dell’8% rispetto al 2022, secondo la sollecitazione del prefetto Gerlando Iorio: oltre 34mila le pattuglie impegnate e circa 70mila gli operatori impiegati.

All’aumento dei servizi corrisponde un incremento del numero di persone (+5%) e veicoli (+10%) controllati, rispettivamente 300mila e 200mila. Incremento al quale «ha contribuito l’implementazione dei servizi di vigilanza congiunti ad alto impatto nel Comune capoluogo - sottolinea la Prefettura - che si sommano a quelli pianificati ed effettuati nell’ambito della cabina di regia prefettizia sulla sicurezza stradale e nei luoghi di lavoro».

Gli arresti e la droga

Questo sforzo sinergico è testimoniato dal dato sulle persone arrestate: 483, con un aumento del 55% rispetto al 2022. In particolare, sono 51 gli arresti riconducibili allo spaccio di droga, contro i 33 dell’anno precedente. Con una quantità di droga sequestrata più che triplicata: 145 chilogrammi contro i 45 del 2022. Con un riverbero sulle violazioni amministrative – lievitate da 283 a 411 – e tutto ciò che ne consegue: 153 i provvedimenti adottati dal Nucleo operativo tossicodipendenze della Prefettura, con sospensione di patenti di guida, porti d’arma, passaporti e della validità della carta d’identità ai fini dell’espatrio della carta d’identità.

Aumentati anche i decreti di espulsione di stranieri in situazione di irregolarità sul territorio nazionale adottati dal prefetto: 81 contro i 53 dell’anno 2022.

Strage di patenti

Sempre in tema di patenti di guida, segnala la Prefettura che nel corso del 2023 sono stati adottati 811 provvedimenti per guida sotto l’effetto di alcol e di sostanze stupefacenti, in lieve crescita rispetto al 2022.

In compenso, si regista un decremento degli omicidi colposi rispetto al 2022 (9 episodi nel 2023 e 16 nell’anno precedente), con un calo di oltre il 35% anche degli omicidi dovuti a incidente stradale: dato «molto confortante quale riconoscimento dell’efficacia delle campagne di controllo interforze realizzate nell’ambito della cabina di regia prefettizia sulla sicurezza stradale».

Prostituzione e pornografia minorile

Conforta anche la riduzione degli episodi di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (4 eventi nel 2023 rispetto ai 7 dell’anno precedente) e dei delitti di riciclaggio (un solo episodio contro i 12 del 2022).

In ogni caso, sottolinea la Prefettura, «tale ultima fattispecie – unitamente a quella dell’usura che fa registrare rarissime denunce – merita specifici approfondimenti sotto il profilo info-investigativo ed un’attenta riflessione nell’ottica di eventuale emersione di tali “situazioni-spia”, per prevenire il rischio che gli interessi della criminalità organizzata possano contaminare il tessuto economico-sociale della provincia».

Antimafia

In tema di antimafia, sono numerosi gli approfondimenti effettuati dal gruppo interforze dedicato. Approfondimenti culminati con l’adozione di 15 provvedimenti interdittivi nel corso del 2023, rispetto ai 4 dell’anno precedente: «L’incremento si inserisce pienamente nella prospettiva di rafforzare sempre di più in capo alle stazioni appaltanti la consapevolezza del fenomeno dell’infiltrazione mafiosa ed eliminare, preventivamente, le pericolose contaminazioni del tessuto economico e produttivo della provincia».

Truffe e frodi informatiche

Dopo il boom registrato durante la pandemia, quando il lockdown chiuse tutti in casa, continuano a diminuire le truffe e le frodi informatiche: il rapporto è di 1.862 episodi su 2.057. Stesso discorso per i delitti informatici (381 contro 558).

Furti e rapine

Piccola nota dolente, quella dei 4.540 furti del 2023, che sono sempre meno a confronto con il 2019 (5.623) ma più del 2022 (4.010). In crescita anche le rapine, con 105 eventi nel 2023 e 81 del 2022: al riguardo, segnala la Prefettura «che l’innalzamento del numero di rapine è determinato anche da una crescita di tali reati perpetrati sulla pubblica via (48 episodi nel 2023 rispetto ai 38 dell’anno precedente), fattispecie comprensiva della sottrazione, con violenza, di effetti personali a seguito di divergenze interpersonali che, sovente, vedono coinvolti ragazzi in età scolare». Vedi anche alla voce “bullismo”.

Sfida complicata, quella contro i reati predatori, che, spesso, nel caso di bande itineranti, magari stanziali in altre province «richiede più complesse attività di investigazione ultra-territoriali». A fronte dell’aumento di questi reati, quindi, d’intesa con la Procura, si è deciso di «rafforzare, in modo ancora più stringente, l’attività di vigilanza».

Sia nel comune capoluogo sia nel resto della provincia, con l’ausilio delle polizie locale, dei sistemi di videosorveglianza e lettura elettronica delle targhe dei veicoli, e, soprattutto, «con l’auspicio che l’attività delle forze di polizia venga supportata dalle iniziative sviluppate nell’ambito dei tavoli tematici aperti in Prefettura con gli attori istituzionali competenti e le associazioni rappresentative delle categorie interessate». Ad esempio, in tema di disagio giovanile, sicurezza degli istituti bancari e dei pubblici esercizi, solo per citare tre temi.

L’esempio del comune capoluogo

Tali modalità operative, avviate e sperimentate nel comune di Mantova, hanno fatto registrare i primi risultati positivi facendo emergere nel capoluogo un trend in controtendenza: 2.755 gli eventi riferiti al 2023 rispetto ai 2.833 del 2022. Così grazie all’attuazione sistematica, a partire dalla seconda metà del 2023, nell’area urbana, «dei dispositivi di controllo “ad alto impatto”, con il concorso integrato e contestuale delle forze di polizia, della polizia locale e degli enti di vigilanza (Ispettorato territoriale del lavoro e Ats-Val Padana)».

Le zone calde della città

A partire dal mese di settembre 2023, conformemente alla direttiva adottata dal prefetto Iorio, sono stati organizzati servizi straordinari di controllo del territorio con cadenza settimanale, che hanno interessato prevalentemente le aree segnalate come più calde: piazza Cavallotti, i giardini Viola, Valentini e Nuvolari, il lungorio, le piazze 80° Fanteria, Cavallotti, Don Leoni, Virgiliana e dei Mille, largo Pradella e zona MaMu, viale della Repubblica, piazzale Mondadori, Dosso del Corso, Cittadella, Lunetta, Valletta Valsecchi e Te Brunetti. Complessivamente, sono stati impiegati nei servizi ad alto impatto 276 equipaggi, con un totale di 576 operatori.

I risultati incoraggiano a dare «continuità ai dispositivi di controllo del territorio attuati secondo i moduli delle operazioni “ad alto impatto”, inizialmente introdotti nell’ambito della sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro».

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Il futuro prossimo

In particolare, per il contrasto ai casi di furto ed ai reati predatori, «è stata già prevista un’estensione sul territorio provinciale del piano di azioni integrate concordato nei mesi scorsi, che vede un ulteriore potenziamento degli operatori, supportati da infrastrutture tecnologiche idonee a capillarizzare l’attività di controllo» informa la prefettura.

Il piano complessivo degli interventi sarà monitorato e aggiornato in relazione all’evoluzione dei fenomeni di maggior impatto sulla sicurezza urbana. «I nuovi servizi si affiancheranno a quelli già previsti dal piano coordinato di controllo del territorio, nella convinzione – afferma il prefetto Iorio – che paghi la sinergia tra le forze in campo».