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Январь
2024

Conegliano, salva i genitori anziani dai ladri e si aggrappa all’auto dei banditi in fuga

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Conegliano, salva i genitori anziani dai ladri 


e si aggrappa all’auto dei banditi in fuga

foto da Quotidiani locali

Un truffatore si è introdotto nell'appartamento di una coppia ultraottantenne per rubare oro e denaro. Il figlio della coppia lo ha scoperto, a quel punto il malvivente per fuggire gli ha messo le mani addosso ed è scattato l'inseguimento. Emanuele Francato si è aggrappato all'auto del malvivente, una Ford Puma di colore grigio, per cercare gli bloccarlo.

Poi i poliziotti hanno inseguito anche un'altra vettura sospetta, una Polo bianca. Il tentativo di rapina è avvenuto giovedì verso mezzogiorno, nel quartiere di Lourdes.

La banda di truffatori è molto probabilmente la stessa che aveva messo a segno un doppio colpo a fine ottobre in via Dei Mille.

Gli inquirenti del commissariato stanno stringendo il cerchio. C'è l'identikit di uno dei rapinatori, un uomo attorno ai 45 anni, alto circa 1.80, corporatura normale. «Aperta la porta di casa, mi sono trovato davanti questo individuo, mia mamma intanto era al telefono con l'altro truffatore», racconta Francato. «Appena mi ha visto quell’uomo è corso fuori e mi ha dato uno spintone – spiega -, gli sono corso dietro sulle scale e poi verso la macchina». L'appartamento è situato all'ultimo piano in un condominio di via Antoniazzi.

È scattata la rincorsa sulle rampe degli scalini e poi per strada, diversi abitanti si sono allarmati. «Ho cercato di tirarlo fuori dall'auto, sono riuscito a strappargli una cinghia dello zainetto, ma ha fatto una retromarcia a tutta velocità».

Emanuele ha così dovuto desistere per non rischiare la propria incolumità ed essere sbalzato dal veicolo. Chiamato il 113, gli agenti del commissariato si sono messi poi sulle tracce di un altra auto, una Polo bianca, che è già stata segnalata in altre truffe analoghe. Successivamente è stato ricostruito l'accaduto. Un malvivente aveva telefonato al fisso, in casa si trovavano i pensionati di 83 e 86 anni. Un finto “maresciallo” aveva riferito che il figlio aveva avuto un incidente.

«Ha investito una persona, ma lui sta bene e anche il ferito non è grave», ha riferito il falso ufficiale. Servivano però dei soldi per l'assicurazione e che sarebbe passato un incaricato a ritirarli. Una storia credibile, poiché il figlio per lavoro era andato a Jesolo.

«Hanno inscenato perfino un pianto», racconta Emanuele.

Dopo alcuni minuti, mentre la madre era ancora al telefono, ha suonato al citofono il falso assicuratore, che si stava facendo consegnare soldi e dei preziosi in oro come risarcimento. La coincidenza però ha voluto che in quel momento il figlio tornasse a casa e così è scattata la colluttazione. I malviventi non si sono arresi e il falso maresciallo ha richiamato per un nuovo “appuntamento”. Ad attenderli i poliziotti.

Una Polo bianca ha sfrecciato a folle velocità tra le vie del quartiere di Lourdes e si è dileguata. É scattata la caccia ai truffatori, gli inquirenti stanno stringendo il cerchio sulla banda che potrebbe essere formata da più elementi. A Conegliano quasi certamente sono gli stessi avevano svaligiato due villette in via Dei Mille.