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Январь
2024

Crolla un pezzo di mura antiche del castello di Monselice

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Una porzione di circa cinque metri dell’antico muro del giardino del Castello di Monselice è caduta dieci giorni fa. Si tratta di crollo annunciato da oltre tre anni, date le numerose segnalazioni dei problemi di staticità a cui era seguito un transennamento dell’area da circa due anni.

Se non fosse stato per alcuni passanti che si sono accorti dell’accaduto i cittadini sarebbero ancora all’oscuro dell’accaduto, dato che non ne è stata data notizia da parte della società della Regione del Veneto che gestisce il bene.

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«Dieci giorni fa, sicuramente a seguito delle piogge, si è verificato un ulteriore crollo di porzione di muro a secco che delimita parte del giardino antistante l'Aula Aldo Businaro» spiega Aldo Rozzi Marin di Veneto edifici monumentali, la società che gestisce il bene per conto della Regione «è stato più volte segnalato alla Regione, la quale con i suoi tecnici si è attivata, effettuando sopralluoghi, chiedendo preventivi e aggiudicando i lavori ad una impresa appaltatrice che avvierà l’intervento a breve. Questo non comporta nessuna difficoltà per le visite del castello» conclude Marin.

Non la pensano così i consiglieri di opposizione che più volte hanno sottolineato la mancanza di attenzioni da parte della Regione del compendio della Rocca

«Questo ennesimo crollo è lo specchio fedele delle attenzioni che la Regione Veneto dedica al complesso monumentale della Rocca» chiosa il consigliere Miazzi

«Tanti annunci, conferenze, incarichi, ma al lato pratico dobbiamo purtroppo registrare uno stato di abbandono, ritardi e incuranza verso gli appelli che da anni i cittadini stanno lanciando anche all'amministrazione comunale».

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Miazzi fa un elenco delle problematiche: «Accesso al Mastio inibito dal 2018, museo dei longobardi chiuso da anni, mura e percorso delle 7 chiesette in uno stato di degrado assoluto. L'anno prossimo ci sarà il giubileo con la potenziale presenza di migliaia di turisti. Regione e comune devono darsi una mossa cercando di recuperare almeno in parte i gravi ritardi».

Anche la consigliera Silvia Muttoni, promotrice del tavolo di lavoro comunale sulla Rocca chiede maggiore attenzione: «La vicenda richiede di essere approfondita, purtroppo non mi stupisce: il nostro Colle e il suo patrimonio, Castello compreso, hanno urgente bisogno di investimenti e cura» sottolinea Muttoni.

«La Regione e la sua partecipata Veneto Edifici Monumentali non ne mettono abbastanza.Fortuna che il rinnovo dell’amministratore unico, per ottenere il quale la Regione ha provveduto addirittura ad eliminare il limite di mandati, avrebbe dovuto rassicurarci sulla competenza e la dedizione offerte a vantaggio della Rocca».

Dove c’era l’antico muro ora fa mostra di se un telo nero, che ben oscura una nuova ferita dei beni della Rocca che non si sa quando verrà sanata.