Economia, l’export pavese in flessione dopo un anno di crescita

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Dopo tre trimestri di crescita l’export pavese segna una decisa inversione di tendenza: nel periodo luglio-agosto-settembre scorsi (ultimo dato a disposizione) le vendite all’estero sono scese a 1,04 miliardi da 1,17 miliardi di aprile-maggio-giugno, una flessione di quasi l’11%, con un bilancio negativo (-3,9%) anche sullo stesso trimestre del 2022.

Alimentare e farmaceutico

Il dato tendenziale (cioè rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) sarebbe stato ancora più pesante senza il bilancio positivo del settore alimentare, che pure in caduta rispetto a inizio anno è comunque in crescita rispetto al terzo trimestre 2022 (da 127 a 153 milioni di euro). Un settore importante, quest’ultimo, in generale per l’economia provinciale e anche per l’export: basti pensare che vale il 14,6% di tutte le vendite all’estero, mentre solo il 6,3% a livello regionale. Idem per un altro dei settori chiave dell’economia pavese, quello farmaceutico (pesa per il 18,1% sul totale delle esportazioni, il triplo rispetto alla media della Lombardia). Anche in questo caso nonostante l’arretramento rispetto a inizio 2023, il livello delle vendite nel terzo trimestre dello scorso anno restano ben sopra (189 milioni di euro) a quello dei terzi trimestri del 2021 e del 2022 (178 milioni).

Il segno complessivamente negativo dipende dalle performance degli altri settori, a cominciare da quello delle meccanica che resta il numero uno in termini di valore: ma i 204 milioni del periodo luglio-settembre 2023 segnano una notevole caduta, visto che il dato è inferiore, sia pure di poco, alla media degli ultimi otto anni. Peggio ancora il comparto prodotti chimici (valore dell’export 15,7% del totale), con un calo da 215 a 163 milioni nel confronto tra i terzi trimestri del 2022 e del 2023.

C’è comunque da dire che pur con le difficoltà registrate nell’ultimo periodo il livello delle esportazioni pavesi si mantiene ben al di sopra dei valori registrati dal 2015 al 2021. Nel 2022 l’export ha fatto registrare un +18,1% rispetto al 2021, in linea con l’aumento a livello lombardo.

Flessione in tutta la lombardia

D’altronde la recente flessione è generalizzata in regione. Unioncamere rileva: «Nel terzo trimestre (2023) cala l’andamento del commercio con l’estero della Lombardia: le esportazioni scendono a 38,4 miliardi di euro, l’8,3% rispetto al trimestre precedente e le importazioni si fermano a 40,2 miliardi (-10,7% sul trimestre precedente). Su base annua il calo degli scambi con l’estero è altrettanto evidente: -2,8% l’export e -12,4% l’import. Prosegue anche a livello provinciale la diffusione di risultati negativi per l’export». Nel terzo trimestre le province che registrano contrazioni tendenziali sono la maggioranza, mentre restano solo 4 quelle con export ancora in espansione: Varese (+10%), Sondrio (+7,2%), Monza e Brianza (+3,8%), Lodi (+2,7%).