Fulgor Farra, Casarin nuovo mister. Lascia anche il diesse Peterle
All’esonero dell’allenatore, si aggiungono le dimissioni del direttore sportivo. La Fulgor Farra aveva congedato mister Giovanni Perale già nell’immediato post sconfitta rimediata di misura contro la Plavis, ma forse non avrebbe immaginato la presa di posizione portasse al passo indietro del ds Ildo Peterle. Intanto ieri sera è stato ufficializzato il nome del sostituto. Si tratta di Giuseppe Casarin ritenuto un profilo ideale considerata la lunga esperienza maturata con i giovani.
«Speriamo la sua presenza porti una ventata di aria fresca al nostro team e ci guidi verso risultati ancora più brillanti», ha sottolineato la società sulla nota Facebook.
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NESSUN COINVOLGIMENTO
Le dimissioni di Peterle sono state a sorpresa. Entrato nella Fulgor un anno fa, il giovane era stato promosso nel ruolo di direttore sportivo in estate, a seguito del passaggio del dirigente Andrea Bortoluzzi all’Alpago nell’ambito della collaborazione instaurata tra i due club della Conca. Sulle motivazioni alla base della decisione, pare vi sia un non coinvolgimento nella decisione di esonerare Perale. Sentendosi di fatto scavalcato e tenendo inoltre conto l’ottimo rapporto esistente con l’ormai ex tecnico biancorosso, Peterle non riteneva più opportuno continuare.
Da parte sua nessun commento. «Desidero solo augurare la salvezza alla squadra. Le qualità per raggiungere l’obiettivo non mancano».
LA SCOSSA SERVIVA
Il presidente Antonio Bortoluzzi torna sull’esonero, dettato dalla preoccupazione legata al penultimo posto in classifica con 12 punti. Peraltro prima della sosta era giunto un prezioso 3-1 contro l’Arsiè, a interruzione di un lungo periodo di digiuno.
«Per noi era chiaro: senza i tre punti con la Plavis, qualcosa andava cambiato. La scossa serviva e sappiamo bene come si dà, ma non possiamo addossare ogni colpa a Perale».
In estate la Fulgor ha allestito una rosa dall’età media piuttosto bassa, accogliendo molti dei prestiti dell’Alpago. Forse è stata sottovaluta la complessità del campionato. Per questo è avvenuto l’innesto a dicembre di Daouda, al di là del voler rafforzare un attacco piuttosto sterile.
«Non siamo inferiori a nessuno, ma fatichiamo a tenere alta la tensione. Preciso inoltre come la scelta sia indipendente dall’Alpago: con il club gialloverde eravamo d’accordo sull’autonomia gestionale delle due società». Domenica a Farra è atteso il Comelico.