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Январь
2024

Macigni ancora in bilico sopra il viadotto. La Valsugana chiusa per un mese e mezzo

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Tonnellate di pietre sono già venute giù venerdì ma ce ne sono altrettante in bilico sulla montagna. Troppo pericoloso pensare di iniziare a sistemare viadotto e ferrovia con quella spada di Damocle sulla testa.

Dunque la statale 47 della Valsugana rimarrà chiusa ancora a lungo – la stima è di 45 giorni – mentre la vecchia strada in Destra Brenta presa d’assalto nelle prime ore dopo la frana e andata in tilt verrà a breve riservata esclusivamente ai residenti e ai servizi pubblici.

È la linea tracciata ieri pomeriggio a Vicenza in una lunga riunione in prefettura che ha visto attorno al tavolo Anas, Rete ferroviaria italiana, enti locali e forze dell’ordine.

Una riunione, quella nel capoluogo berico, seguita con attenzione anche da Arsiè, che si trova a fare i conti sia con l’incremento di traffico legato alla deviazione attraverso le gallerie e poi la Fenadora - Anzù e la Feltrina, sia con i disagi per i pendolari arsedesi che lavorano nel Bassanese, ora costretti a passare per Feltre per andare al lavoro.

«Sono scesi a valle circa 250 metri cubi di materiale sciolto e almeno due massi ciclopici», tira le somme al termine del vertice il sindaco di Valbrenta, Luca Ferazzoli.

«E c’è altrettanto ancora su sulla parete. Non ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza e questo impedisce di intervenire sul viadotto lesionato venerdì. Dunque sarà dato un incarico ai geologi per realizzare un primo intervento di messa in sicurezza e poter poi lavorare al resto. Ovviamente questo comporta un notevole allungamento dei tempi almeno in fase previsionale, perché la progettazione dell’intervento in sé e la messa in sicurezza del viadotto richiedono tempistiche che si avvicinano ai 45 giorni».

C’è poi il tema, anche questo trattato durante il vertice di ieri, dell’utilizzo della vecchia e stretta strada alternativa in Destra Brenta che passa per l’abitato di Valstagna.

Venerdì, dopo la frana che ha bloccato la statale della Valsugana, il traffico lungo la direttrice Trento-Bassano si è riversato lì, intasando quel tratto di viabilità. Sabato, con una ordinanza, la strada è stata dunque resa a senso unico nella direzione nord-sud.

L’ordinanza è scaduta a mezzogiorno di ieri ma nel primo pomeriggio è stata riproposta fino a mezzogiorno di oggi. E a breve anche quel passaggio che ha consentito almeno di raggiungere le gallerie di Arsiè a chi sale in auto da Bassano verrà blindato.

«In Destra Brenta abbiamo consentito l’accesso a tutti, esclusi i mezzi pesanti, per cercare di superare questa criticità», dice il sindaco di Valbrenta, «ma questa soluzione non è compatibile con l’allungamento dei tempi di chiusura della Valsugana. Quindi nei prossimi giorni, con Anas e Provincia di Vicenza, emetteremo una ordinanza che limiterà l’accesso ai residenti di Valbrenta, alle persone che lavorano da noi, ai mezzi sostitutivi delle Ferrovie e alle corriere».

La scelta, sottolinea Ferazzoli, è presto spiegata: «Un filtraggio diverso del traffico richiederebbe un dispiegamento di forze difficile da sostenere nel lungo periodo. Siamo in convenzione con Bassano per la polizia locale, ma i punti da controllare sono così tanti che diventerebbe impossibile gestirli».

Intanto ieri è stato superato il primo test, quello della ripresa del traffico dopo il weekend, sull’asse viario Arsiè-Feltre, dove è stato dirottato il traffico della Valsugana tra Trento e Bassano.

«Il problema più grosso l’abbiamo avuto con un Tir che, ingannato dal navigatore, ha imboccato la strada per Rocca e il lago pensando di poter scendere lungo la Incino-Cismon, rimanendo bloccato per una quarantina di minuti», spiega il sindaco di Arsiè, Luca Strappazzon. Un suggerimento paradossale, quello del navigatore del camionista: la vecchia strada che da Incino scende a Cismon, oltre che chiusa da tempo, sarebbe comunque impraticabile per un mezzo pesante.

Anas ha intanto annullato ieri mattina la chiusura notturna della galleria San Vito in un senso di marcia, che sarebbe dovuta scattare ieri sera fino al 29 gennaio per le ultime rifiniture ai lavori nel tunnel.